Frosinone

Sabato 19 maggio 2001
LA POLEMICA La Cgil e la telenovela dei barellieri all'Ausl
"Pensiamo anche ai lavoratori"
Dopo le denunce di F.I. chiesto un tavolo negoziale

Sulla telenovela dei barellieri che sta registrando un preoccupante crescente, interviene anche il segretario della Cgil funzione pubblica, Davide Della Rosa, con una nota con la quale prova a riportare la questione in termini meno violenti. Sentiamolo.
"I risultati elettorali e la recente decisione del dottor. Cavallotti di procedere all'assunzione di 60 barellieri, stanno infiammando il clima politico dell'Azienda sanitaria di Frosinone. Forza Italia, uscita vincitrice nelle recenti elezioni politiche, attraverso i suoi massimi rappresentanti politici locali, l'assessore lannarilli e il coordinatore provinciale Massimo Roscia, censurano senza mezzi termini la decisione di procedere all'assunzione di 60 barellieri, rischiano così di vanificare i sacrifici sofferti da tanti disoccupati che si sono sobbarcati file lunghissime presso i vari centri per l'impiego della Ciociaria.
A tal proposito val la pena ricordare che:
1) i posti vacanti di barelliere (in realtà sono operai generici comunemente detti barelliere perché il loro lavoro si svolge al 118 nel trasporto dei malati) sono 108 e i 60 solo parzialmente coprono il reale fabbisogno;
2) non è un problema di costi, in quanto i 924 precari che attualmente coprono i vuoti d'organico sono retribuiti esattamente come i lavoratori di ruolo e inoltre nella invarianza dei costi e con le piante organiche approvate a Stralcio già dal 1998 ( come per il servizio 118) l'azienda può assumere in qualsiasi momento lo ritenga opportuno;
3) bisogna scegliere o si riducono i servizi sanitari o si coprono gradualmente i vuoti d'organico (più di 1.000 unità) se si vuole mantenere nei nostri ospedali un livello accettabile di quantità e qualità dei servizi;
4) perché l'assessore lannarilli non dà risposte su che fine ha fatto la nuova dotazione organica della Asl, spedita alla regione dal 19 dicembre u.s., strumento questo fondamentale per poter assumere anche altri operatori?
Ma quelle che vengono messe in discussione sono.le capacità stesse del dott. Cavallotti, in particolare le sue capacità manageriali, e ancora più grave la sua scarsa "trasparenza amministrativa" con poca .attenzione alla legittimità degli atti. Ma, se non ricordiamo male, il nuovo Direttore Generale non era stato scelto per le sue capacità dalla Casa delle Libertà, al governo da più di un anno alla regione Lazio, sotto la presidenza dell'on. Storace? Alla sua venuta non erano state decantate le sue qualità di manager con grande esperienza nella conduzione di grandi ospedali romani? Non era stata la Cgil a denunciare il mancato rispetto delle norme nelle recenti nomine dei Direttori sanitari degli ospedali e dei Distretti?
Non erano subito apparse troppo "originali" nelle procedure e troppo targate politicamente? Al dì là del fatto denunciato da Forza Italia, per il quale la Cgil chiederà immediatamente di aprire un tavolo di trattativa, per una più chiara definizione del fabbisogno di nuovo personale e nuove assunzioni, quello che appare con chiarezza è l'incapacità della classe politica risultata vincente nelle scorse tornate elettorali, ed esprimere una politica sanitaria adeguata alle necessità dei cittadini svincolata dalle lotte di parte, una politica sanitaria "alta" e non piegata alla volontà di forze politiche litigiose tra loro».