Ceccano

Giovedì 24 maggio 2001
Per ora è "parcheggiata" ad Alatri
Ospedale, la città rivuole Pediatria

Vi abbiamo detto ieri, su queste stesse colonne, delle polemiche relative al previsto trasferimento dall'ospedale Umberto I° di Frosinone a quello di Ceccano dei reparti di Psichiatria, 0culística, Dermatologia e Chirurgia (trasferimento, peraltro provvisorio, così come promesso dal manager Cavallotti in attesa che venga realizzato il nuovo ospedale nel comune capoluogo). Un'altra polemica s'innesta, adesso, sul troncone della derelitta sanità ciociara e fa riferimento al reparto di Pediatria dell'ospedale ceccanese allocato, si disse allora provvisoriamente, nei locali del San Benedetto di Alatri in seguito al crollo del vecchio ospedale. Ebbene, a parere di Stefano Gizzi, ci sarebbero delle resistenze nei piani alti del Palazzo a che il reparto torni a Ceccano.
«Ho elementi certi per poter dire che qualcuno non vuole che il reparto di Pediatria torni a Ceccano - commenta il consigliere comunale di "Unione per Ceccano» -: un reparto che fa gola evidentemente all'ospedale di Alatri che non intende mollarlo.
Ebbene, si sappia che il  nostro non è un nosocomio "di passaggio" dove parcheggiare reparti per poi riportarli altrove (ed è evidente che mi riferisco alla volontà di allocare al Santa Maria della Pietà i reparti di Psichiatria, Oculistica, Dermatologia e Chirurgia per poi riportarli nel nuovo ospedale che dovrebbe sorgere a Frosinone). Noi a Ceccano, vogliamo certezze, vogliamo reparti che restino. Ma soprattutto - incalza l'esponente di "Unione per Ceccano" - pretendiamo che torni Pediatria, che qui stava e qui deve ritornare. Sappiano quei politici che stanno remando in senso contrario che non ci siamo dimenticati di tale, delicato reparto; che faremo di tutto, anche alzare le barricate se necessario, perché ritorni nella nostra cittadina.
Non dimentichiamo che sull'ospedale di Ceccano hanno sempre orbitato e torneranno ad orbitare migliaia e migliaia di potenziali pazienti ed un reparto di pediatria si rende necessario, anzi indispensabile. Vogliamo un nosocomio completo in ogni sua articolazione - conclude Gizzi - e non un lazzaretto dove tutt'al più si può medicare un giradito»