E intanto la Uil prepara i
ricorsi Asl, manager sulla graticola
per il
concorso per barellieri
di RAFFAELE CALCABRINA
Non si placano le polemiche sul concorso per l’assunzione all’Asl di sessanta barellieri. Subito
dopo lo svolgimento della selezione ai centri per l’impiego della provincia, cui
hanno partecipato ben 3000 persone, era stato l’assessore regionale di Forza
Italia Antonello Iannarilli, a sostenere l’illegittimità della procedura. Per
l’esponente azzurro, infatti, mancherebbe la delibera dell’Asl per disporre
nuove assunzioni. Il rischio è che le operazioni vadano ripetute. Bocche
cucite all’Asl: in assenza del manager Cavallotti (rientra lunedì) il
responsabile delle pubbliche relazioni, Renato Sponzilli, si limita a dire
«presumo sia tutto regolare». Il che, certamente, non contribuisce a fare
chiarezza. Intanto il gran polverone sollevato da Iannarilli ha scosso i
sindacati. «Val la pena ricordare - dice Davide Della Rosa della Cgil - che i
posti vacanti di barelliere sono 108; non è un problema di costi, in quanto i
924 precari che coprono i vuoti d’organico sono retribuiti come lavoratori di
ruolo e inoltre con le piante organiche approvate a stralcio dal 1998 l’azienda
può assumere in qualsiasi momento. Perché Iannarilli non dà risposte su che fine
ha fatto la nuova dotazione organica dell’Asl, spedita alla regione il 19
dicembre?». Della Rosa entra nel merito dell’attacco di Iannarilli: «Vengono
messe in discussione le capacità di Cavallotti e la sua scarsa trasparenza
amministrativa. Ma il nuovo direttore generale non era stato scelto per le sue
capacità proprio dalla Casa delle Libertà? Non era stata la Cgil a denunciare il
mancato rispetto delle norme nelle nomine dei direttori sanitari? Non erano
subito apparse troppo targate politicamente?». La Uil, invece, è pronta a
preparare i ricorsi a tutela dei dipendenti a tempo determinato dell’Asl, cui
non sarebbe riconosciuto il punteggio derivante dai carichi di famiglia (12
punti per ogni familiare). Secondo Giulio Rossi «la selezione non andava gestita
con tanta fretta. La si poteva fare a giugno e organizzare meglio il servizio».
«Speriamo che Cavallotti si ravveda - dice Rosa Roccatani dell’Ugl - e sia più
rispettoso delle regole. L’inizio della gestione non è in linea con le nostre
aspettative».
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