SANITA’ La Cgil: «Posti-letto a rischio
a Cassino e nel capoluogo»
La carenza di personale rappresenta sempre più un'emergenza negli ospedali
della Ciociaria e, in particolare, a Cassino e Frosinone. Lo sostiene il
segretario generale della Funzione pubblica della Cgil, Davide Della Rosa, che
non risparmia critiche per una realtà che penalizza migliaia di utenti. «La
delicata situazione - dice della Rosa- trova i punti di maggiore crisi a
Cassino, dove da un mese sono stati soppressi otto posti di astanteria
nell'unita operativa di pneumologia con il medico che opera senza infermieri,
mentre a Frosinone sono a rischio alcuni posti-letto nel reparto malattie
infettive e in quello di cardiologia. Mancano inoltre 108 barellieri, centinaia
di ausiliari, tecnici di laboratorio analisi e di radiologia». Per Della Rosa la
spiegazione della difficile situazione che si registra in diversi nosocomi della
provincia è semplice: «Il blocco dei concorsi dal 1994, l'assenza di una
dotazione organica definitiva, ricorso continuo a contratti a termine- continua
il sindacalista - sono tra le cause principali che generano caos organizzativo,
mancanza di continuità assistenziale, demotivazione sul posto di lavoro». Ma
quali rimedi adottare per invertire la tendenza e assicurare più efficienza? La
"ricetta" della Cgil Funzione pubblica si racchiude in due punti. « Anziché
ridurre servizi importanti in ospedali strategici - conclude Della Rosa- meglio
farlo nei piccoli nosocomi. Occorre inoltre bandire un avviso pubblico di
mobilità per accettare richieste di trasferimento a Frosinone e concentrare gran
parte del salario accessorio o di produttività su chi opera nell'assistenza
diretta al malato attraverso progetti mirati».
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