Sanità
Egregio direttore, scrivo per ribadire la posizione della Uil sulla spinosa questione dei barellieri da
assumere presso la Asl.
Facendo seguito ad una richiesta di chiarimenti della Uil, Antonio Fiorletta, dirigente della
Provincia di Frosinone, ha comunicato che, per l'assunzione a tempo indeterminato di 60 barellieri
presso la AsI «non sono stati adottati i criteri per la formulazione delle graduatorie in quanto pende specifico
quesito inoltrato alla Regione Lazio e Agenzia Lazio Lavoro del 3 maggio».
I criteri di valutazione che verranno adottati verranno resi pubblici presso
ciascun Centro per l'impiego. Gli "eventuali ricorsi dovranno essere
inoltrati entro 10 giorni dalla pubblicazione della graduatoria al dirigente
del servizio, attualmente al settore problemi del lavoro, presso l'amministrazione provinciale".
In attesa di conoscere i chiarimenti della Regione, si ribadisce che l'elemento contestato dalla Uil, perché
palesemente discriminatorio nei confronti degli operatori avviati a tempo
determinato presso l'Asl, è l'impossibilità di "riconoscere loro il punteggio derivante
dai carichi familiari, in quanto percettori di reddito".
Altrettanto contestabile è, inoltre, l'orientamento da parte dell'azienda, manifestato nel corso
della riunione tenutasi con le organizzazioni sindacali il 24 maggio scorso, ad inserire nelle prove
selettive, che dovranno comunque essere espletate per i lavoratori segnalati dai centri per l'impiego, criteri di valutazione impostati sulla previsione di
punteggi relativi a servizi prestati, che discriminano le lavoratrici e
quindi apertamente contrastanti con il dettato normativo della legge 10
aprile 1991, n. 125.
Giulio Rossi, segretario resp. Sanità, www.giuliorossi.info
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