Cronaca di Frosinone | |
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Martedì 1° Maggio 2001 | |
Il giudice del lavoro dà ragione ai dipendenti che
chiedevano «giornate compensative» dopo il servizio
festivo Pronto intervento e riposi, condannata la Asl Ben 130 operatori si erano rivolti al magistrato per una vicenda che risale a tre anni fa. Ce ne sono altri di LUCIANO RENNA RIPOSO compensativo in tutte le occasioni in cui
il personale viene assegnato al servizio di pronta disponibilità in giorno
festivo, anche non chiamato in concreto a intervenire. Per Silvana
Petricca e altri 129 dipendenti, il Giudice del lavoro presso il Tribunale
di Cassino dr. Massimo Lisi, è stato chiarissimo con sentenza emessa
contro l’Asl di Frosinone, l’Usl di Sora e la Regione Lazio in tema di
reperibilità. I ricorrenti sono stati difesi dall’avvocato Maria Lucia
Forte e il magistrato ha condannato l’Asl a pagare per ogni giornata
successiva al 30 giugno ’98 in cui i ricorrenti dopo essere stati
assegnati al servizio di pronta disponibilità in giorno festivo, non hanno
poi, fruito di una giornata di riposo compensativo, una somma pari al 30%
della paga base prevista per il lavoro prestato il giorno festivo e ciò in
aggiunta alle indennità contrattualmente previste per il servizio della
cosiddetta reperibilità. Lo stesso giudice ha rigettato le domande
proposte nei confronti della Usl di Sora e della Regione Lazio,
condannando l’azienda sanitaria locale di Frosinone a pagare le spese
legali liquidate in complessivi cinque milioni di cui la metà per diritti
e l’altra per onorari più Iva e Cpa. |