FUNZIONE PUBBLICA Decentramento amministrativo,
avanti adagio
di WANDA
CHERUBINI
L'85 per cento delle Province, comprese quelle
laziali, ha adeguato i propri uffici alla riforma del collocamento. Il
44 per cento del totale ha strutture pronte ai nuovi compiti, mentre il 41
per cento ha uffici parzialmente funzionanti. E' quanto emerge dal
rapporto sul decentramento amministrativo curato dal Dipartimento della
Funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri. Il mercato
del lavoro rappresenta la locomotiva più veloce del decentramento. Il
rapporto segnala, infatti, come secondo gli ultimi dati Isfol, le regioni
che hanno istituito i Centri per l'impiego, Lazio compreso, sono in totale
tredici. Ma la strada da percorrere non è facile e l'articolazione dei
Servizi per l'impiego non può considerarsi definitiva. Le regioni del Sud
ad esempio spiccano anche per avere personale numeroso: gli uffici con
oltre 20 impiegati sono il 10 per cento al Nord, circa il 30 per cento al
Centro, più del 50 per cento al Sud. Disparità anche per quanto
concerne le risorse tecnologiche: quasi il 90 per cento dei Comuni
meridionali non ha un collegamento ad Internet contro il 56 per cento del
Centro ed il 14 per cento del Nord. Sempre in campo di decentramento negli
ultimi anni è stata avviata la gestione decentrata per il settore
industriale, dell'artigianato, dell'energia e del commercio. Secondo
le rilevazioni del ministero dell'Industria le Regioni hanno stanziato nel
1999 aiuti alle imprese per circa 2410 miliardi di lire, il 21 per cento
cioè degli stanziamenti complessivi nazionali ed hanno erogato
agevolazioni per circa 1396 miliardi, pari al 7 per cento del totale
nazionale. In particolare la nostra regione ha stanziato 65 miliardi
per gli incentivi alle imprese. Sempre a partire da questo anno passa
dallo Stato agli Enti territoriali circa 35.500 miliardi di lire. Il
settore più importante sarà rappresentato dall'edilizia residenziale
pubblica con 11.630 miliardi. Il Lazio, in questo ambito, potrà
usufruire di 1918 miliardi di lire. Una buona cifra che pone la nostra
regione seconda dopo la Campania con 2351 miliardi di lire disponibili per
le risorse destinate all'edilizia residenziale. Altre risorse che con il
decentramento amministrativo verranno ad essere assegnate alla regione
Lazio riguardano il settore del trasporto pubblico locale con 391 miliardi
disponibili. Il mercato del lavoro disporrà, invece, di 35 miliardi di
lire, 303 saranno i miliardi regionali per le risorse per l'ex Mezzogiorno
e 452 i miliardi per le funzioni ex Dlgs 112/98, per un totale di 3164
miliardi di lire. Il totale delle risorse finanziarie assegnate alla
regione Lazio rappresenta, quindi, una buona fetta della torta,
considerato che soltanto la Campania e la Puglia detengono uno
stanziamento maggiore, rispettivamente di 4712 e 3220 miliardi di lire. Si
sposterà anche il personale pubblico. In totale saranno quasi 22 mila i
dipendenti a cambiare ufficio. Di questi circa 11861 hanno già stabilita
la destinazione a livello territoriale. Anche in questo caso in testa
ancora una volta alla classifica è la Campania con 1526 addetti, seguita
dalla nostra regione. Il progetto decentramento prevede, infine,
accanto alla realizzazione di un sito Internet www.decentramento.it ed
all'attivazione di uno sportello informativo al servizio degli enti locali
che risponde al numero telefonico 06/862216235 ed, in futuro, anche online, la creazione di una banca dati normativa. Saranno disponibili
online oltre 340 provvedimenti legislativi e circa 290 circolari.
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