Ceccano. Malgrado siano terminati da due mesi i
lavori nell’ex S. Maria della Pietà Ricoverati ancora nell’ala
fatiscente
di
PIETRO ALVITI
CECCANO - Il nuovo edificio è pronto, lindo e
pinto ormai da due mesi, ma i malati ricoverati nell’ospedale civile sono
sempre nella fatiscente ala in cui si rifugiò prima il reparto di medicina
nel lontano 1980, poi il resto della struttura dopo il crollo di S. Marco
del 1997. È l’unica parte del grande complesso dell’ex S. Maria della
Pietà che non è stata sottoposta a ristrutturazione. Non si capisce però
il ritardo nello spostamento del reparto di medicina e dei servizi nei
locali rimessi a nuovo. Il personale comincia ad agitarsi perché il
ritardo è francamente incomprensibile dopo le promesse reiterate nelle
scorse settimana per un pronto reintegro delle varie specialità mediche
nella struttura ospedaliera fabraterna. In effetti si è ora al momento
culminante di tutta questa strana vicenda che ha visto la pratica
cancellazione di un centro sanitario che si trovava ai vertici
dell’organizzazione provinciale. Il fatto che la ristrutturazione del
grande edificio (ospitò fino a novecento pazienti quando era utilizzato
come ospizio del manicomio di Monte Mario) sia praticamente terminata
costringe l’Asl a scoprire le sue carte: a Frosinone sono davvero
intenzionati a far tornare l’ospedale di Ceccano almeno al livello di
funzionalità e di professionalità che aveva prima del crollo dell’edificio
di via Roma? Sono pronti a ricostruire le squadre
medico-infermieristiche disperse negli altri nosocomi del territorio
provinciale? Sono intenzionati a investire nell’acquisto di macchinari
necessari per un’assistenza degna di questo nome? Sono domande che tutti i
ceccanesi si fanno ma a cui nessuno sembra intenzionato a
rispondere.
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