OTTO progetti innovativi sono stati presentati dall’Azienda sanitaria frusinate al «Forum della Pubblica Amministrazione 2001», conclusosi recentemente. Punti fondamentali sui quali si è incentrata la Rassegna sono l’innovazione e il cambiamento che deve portare ad un diverso rapporto con il cittadino e avere una gestione pubblica efficiente. In questa direzione vanno i progetti dell’Asl elaborati dai Dipartimenti Emergenza-Accettazione, Farmaceutico, Materno-Infantile, Riabilitazione e Disabilità con il Cad, Medicina e Radioprotezione, Veterinario e dall’ospedale di Cassino. Possono essere ricondotti all’attualissimo tema dell’e-Government il progetto d’informatizzazione degli ospedali di Cassino e Pontecorvo e quello del Dipartimento del Farmaco, che prevede l’implementazione di una pagina Web all’interno della quale inserire tutte le informazioni necessarie per consentire a chiunque (operatori e semplici cittadini) un più agevole accesso ai servizi istituzionalmente erogati.
Come spiega una nota dell’Asl, il progetto prevede che per ciascuna area tematica venga fornito un archivio-riepilogo delle norme di legge, i testi normativi, le circolari esplicative emanate dal Dipartimento e le informazioni pratiche per l’accesso ai servizi. Nonché alcune linee-guida esistenti su temi rilevanti per la salute dei pazienti e degli operatori sanitari, come quelle inerenti le procedure corrette di sterilizzazione e quelle che riguardano la manipolazione dei farmaci antiblastici in ambiente ospedaliero. La casella di posta elettronica consente di rispondere a quesiti specifici. Un secondo progetto prevede l’istituzione di uno «Sportello sociale» finalizzato ad aiutare gli utenti nella soluzione di varie problematiche (anche sociali) consentendogli di entrare in contatto con le strutture appropriate per avere risposte celeri e calibrate.
Che tra tante disfunzioni, esista in provincia anche la buona sanità è dimostrato inoltre dalla lettera di un assistito di Supino che, operato nell’ospedale di Alatri per un intervento molto delicato, fa il nome del chirurgo (Giuseppe De Bernardis) e sostiene che gli è stata ridata «la voglia di vivere». E commenta: «Con simili professionisti i malati di tumore possono stare tranquilli ed evitare i viaggi e i disagi negli ospedali della capitale e, come ho visto, anche con risultati negativi».

S. di N.