Cronaca di Frosinone

Domenica 27 Maggio 2001

SANITÀ

di LUCIANO RENNA

FROSINONE - Undici miliardi di spesa per un declassamento. Si parla di settore sanitario. In particolare dell’ospedale «Santa Maria della Pietà» di Ceccano che, con quell’investimento, doveva essere ristrutturato ed ammodernato. Non solo per il crollo di alcuni solai (senza nessuna scossa tellurica) verificatosi il 25 aprile di quattro anni orsono, quando l’Asl, in via provvisoria decise, d’accordo con organizzazioni sindacali e Comune, di trasferire presso altre strutture le Divisioni di Ortopedia e Chirugia, impegnandosi a ripristinare i servizi e a potenziare il «Santa Maria della Pietà», istituendo altre specialità.
Lo ricorda Francesco De Angelis in un’interrogazione rivolta al presidente del Consiglio regionale Francesco Storace, sottolineando che, nella programmazione regionale, l’ospedale di Ceccano è classificato e individuato quale sede di P.S.; i lavori sono terminati, cioé gli undici miliardi sono stati spesi; la struttura è stata riconsegnata all’Asl il cui direttore generale ha ritenuto, disattendendo gli impegni a suo tempo assunti, di ridimensionare quel nosocomio senza nemmeno ascoltare Comune e organizzazioni sindacali, suscitando «numerose proteste con il pericolo, per di più, di rendere del tutto inutile l’investimento finanziario della Regione e di privare un consistente bacino di utenza di un presidio ospedaliero al passo con i tempi».
Per tali motivi, Francesco De Angelis chiede a Storace e all’assessore regionale alla sanità, quali iniziative la Giunta alla Pisana intenda assumere per impedire il declassamento del «nuovo Santa Maria della Pietà deciso in maniera del tutto impropria ed inopportuna dall’attuale direzione Asl di Frosinone; se non ritengano opportuno invitare il direttore generale al rispetto degli impegni precedentemente assunti» con la Civica amministrazione e i sindacati, impegni che (scritti o verbali) dovrebbero avere pur sempre il loro valore ed un significato specifico per il cittadino che seguita a sforzarsi di credere nelle istituzioni e nei buoni propositi di chi dovrebbe farle funzionare in modo ottimale. Oppure non è così?