Ciociaria Oggi

Veroli

Venerdì 1° giugno 2001
Veroli/Intanto l'ospedale giace in attesa che l'Asl si muova
Sanità scontata e la città diventa un supermercato

Dopo i residenti, sconti agli invalidi

VEROLI - Altra convenzione, altro giro. Dall'Ini Città Bianca è partito un nuovo comunicato in cui si annunciano sconti «sulle prestazioni ambulatoriali per gli i scritti dell'Associzione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro».
Dopo gli sconti ai verolani, tocca ora agli invalidi con il 20 per cento dì agevolazione. I primi avallati addirittura dal Consiglio comunale che ha votato la discriminazione fra i residenti e gli altri ciociari. Il secondo invece è mirato a chi, meno fortunato, è rimasto vittima di incidenti sul posto di lavoro.
In questo supermarket della sanità, che rischia di diventare Veroli, il sindaco Danilo Campanari ha espresso apprezzamento per l'iniziativa. Tuttavia sarebbe opportuno tener conto che la città dispone di un'altra struttura sanitaria, l'ex ospedale, visitata tempo addietro dallo stesso Cavallotti per decidere cosa farne. In Regione il progetto esecutivo dì ristrutturazione da tre miliardi è al vaglio dei tecnici e bene farebbe il manager AsI a sollecitarne l'erogazione, piuttosto che stare a guardare abbassamenti promozionali di prezzi per le prestazioni sulla salute pubblica.
Questi argomenti diventano bandiere da sventolare in campagna elettorale, salvo poi ripiegarle e riporle nel cassetto a voti scrutinati. Il regime di prorogatio in cui si trova il plurimiliardario contratto di affitto AsI dei macchinari Ini ha i giorni contati. E se la struttura dovesse chiudere, l'intera città si troverebbe di fatto senza un centro di assistenza sanitaria, perciò farebbero bene amministratori comunali e sanitari a rivalutare l'ex nosocomio.
Peraltro, qualche domanda nasce spontanea: chi pagherà questi sconti? Avranno effetti sulle casse della sanità provinciale e pubblica? Dunque, toccherà ancora ai contribuenti diventare il paracadute del baraccone con la croce rossa?

La Città Bianca

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La convenzione tra la Asl e la Città Bianca è scaduta da quasi due mesi, la Regione ha formalmente invitato il direttore generale Cavallotti a riformulare una richiesta «più equa». Ma dal quartier generale dell'Azienda Sanitaria solo un assordante silenzio. Perché?