Il manager Cavallotti revoca le deleghe al direttore amministrativo Raponi
Terremoto all'Azienda Usl
Iannarilli (Forza Italia): "Gravissimo atto di sfiducia"TERREMOTO ai vertici dell'Azienda Sanitaria Locale di
Frosinone.
Ieri mattina il direttore generale Carmine Cavallotti ha revocato le deleghe al direttore amministrativo Maria Andreina Raponi. Non è stato un fulmine a ciel sereno perché da tempo i rapporti tra i due si erano deteriorati al punto che la dottoressa Raponi si era dimessa prima delle elezioni politiche del 13 maggio e soltanto le pressanti insistenze della Casa delle Libertà e di Forza Italia in particolare l'avevano convinta a tornare sui propri passi.
Era pronta a ripresentare le dimissioni, ma Cavallotti l'ha anticipata. Non si conoscono ancora le motivazioni ufficiali. Abbiamo provato a chiederle direttamente a Cavallotti, che ha risposto così: «Non so nulla di questa vicenda, provi a richiamare domani». Il direttore sanitario Carlo Mirabella ha affermato: «Il. direttore generale mi ha avvertito stamattina, ma le motivazioni le conosce soltanto lui». Impossibile, invece, mettersi in contatto con Maria Andreina
Raponi. L'assessore regionale alla sanità Vincenzo Saraceni (Forza Italia) ha dichiarato: «Il direttore generale sceglie il direttore sanitario e quello amministrativo secondo un rapporto di fiducia e in perfetta autonomia. Non so quali elementi di novità possano essere sopravvenuti, ma conosco la dottoressa
Raponi come persona e professionista seria, preparata, competente, scrupolosa ed onesta».
L'assessore regionale Antonello Iannarilli, leader indiscusso di Forza Italia in provincia di Frosinone, dice: «Si tratta di un atto gravissimo di sfiducia nei confronti di una persona onesta e competente. Per revocarla dal suo incarico dovrebbero esserci degli elementi gravi: a questo punto li valuteremo con grande attenzione. Così come è giunto il momento
di valutare l'operato dei direttore generale sulla base dei risultati raggiunti nella sanità in Ciociaria. Se quello di Cavallotti può essere valutato come un atto di guerra nei confronti di Forza Italia?
Sì certo potrebbe essere visto anche così». Insomma, il barometro politico-sanitario segna tempesta e annuncia bufera. Nei mesi scorsi
Antonello Iannarilli aveva presentato un dettagliato dossier contro l'operato del manager Cavallotti e dalle sue parole si legge chiaramente il dubbio che la revoca delle deleghe alla Raponi possa essere stata una sorta di «rappresaglia». Maria Andreina Raponi da tempo era entrata in rotta di collisione con l'operato di Cavallotti, rifiutando di vistare e di dare parere favorevole su molte delibere ed atti: dalla proroga della convenzione con la Città Bianca
alla liquidazione delle fatture al Center Hospital, dal concorso per i barellieri
a molti provvedimenti che il direttore amministrativo riteneva essere stati adottati senza adeguata copertura finanziaria e senza il rispetto formale dì
alcune procedure. Senza considerare la posizione fortemente critica della Raponi nella vicenda riguardante
la nomina dei dirigenti dei poli ospedalieri. Il fuoco covava sotto la cenere e
alla fine la situazione di conflittualítà è esplosa. Certamente si apre pure un problema politico, dal
momento che la dottoressa Raponi aveva avuto l'esplicito gradimento di Forza Italia. Maria Andreina Raponi cinquantaquattro anni,
è stata nominata direttore amministrativo della AsI di Frosinone il 3
gennaio scorso: nata a Monte San Giovanni nel 1946, dal 1975 ha svolto incarichi di segretario comunale in diverse realtà amministrative. In Ciociaria è stata al vertice burocratico nei Comuni di Castrocielo, Torrice, Pofi e Alatri. Corrado Trento
|