Ceprano

Sabato 16 giugno 2001
Ceprano/Altolà a Cavallotti
Bernardi: giù le mani dall'ospedale Ferrari

CEPRANO - Il sindaco di Ceprano prof. Giuseppe Bernardi è sceso in campo in prima persona per affrontare il discorso della trapelata notizia dello smantellamento del presidio Sanitario del "Ferrari", ex sede ospedaliera appena finita di ristrutturare ed inaugurata dal presidente della regione Lazio Storace.
Nella giornata dell'altro ieri il Dott. Vincenzi, direttore del distretto B, aveva dato mandato ad una ditta per smontare alcuni letti situati al primo piano dove doveva essere ospitata la Riabilitazione e l'RSA. Sembra che tale direttiva sia impartita dalla regione per riportare all'interno della struttura il consultorio che attualmente è dislocato in altro luogo verso la periferia di Ceprano. Dopo che si era diffusa tale notizia il sindaco Bernardi aveva comunicato alla Asl di sospendere immediatamente la rimozione dei letti che era prevista nel pomeriggio.
Quello che naturalmente appare in questo presidio, attualmente, è che tutte le belle parole emanate al momento dell'inaugurazione non corrisponde oggi a verità, ed intercorre troppo tempo per avere delle visite specialistiche.
Anche il consigliere regionale Angelo D'Ovidio era intervenuto per smentire il vociferare della soppressione e ieri finalmente l'atteso incontro alle ore 12,30 con il direttore generale dell'Asl Carmine Cavallotti, e con il sindaco Bernardi (presenti l'assessore Rita Rossi e il Presidente del consiglio comunale Franco Palombo), dove si è passati all'esame del problema "Ferrari". Da questo incontro è emerso che non è vero avverrà lo smantellamento totale del presidio, ma seguirà la delibera del piano di ristrutturazione emanata nel 1996 ed approvata nel 1997.
Mentre ci sarà il ripristino del servizio dell'UTR, medicina scolastica, i quali verranno spostati dalle attuali sedi distaccate e concentrate nello stesso presidio ospedaliero. Il dott. Cavallotti ha confermato il potenziamento per il centro di primo soccorso, in quanto Ceprano occupa un posto strategico per l'uscita dell'autostrada e una posizione favorevole nei confronti dei numerosi paesi limitrofi. Mentre purtroppo non si parla più del centro di riabilitazione post-acuzie in quanto la somma prevista (circa tre miliardi) è tale da non giustificare la convenienza anche per la mancanza di attrezzature adatte a tali servizi.
Il sindaco Bernardi e gli assessori hanno preso atto dell'impegno del direttore Dott. Cavallotti per far sì che tale promesse vengano mantenute esponendo il problema al prossimo consiglio comunale.

Giosué Viselli