Cassino | |
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Sabato 16 giugno 2001 | |
Curiosità/Dibattito sull'intitolazione dell'ospedale e di una strada Perché è preferibile "De Bosis" a "De Posis" Di Mambro: «AI di là della verità storica vale la denominazione ufficiale» di Benedetto Di Mambro Da diverso tempo, ormai, è in uso fra i giornalisti locali indicare l'ospedale
civile di Cassino «Gemma De Bosis" con il nome di "Gemma De Posis".
Tutto nasce da una preziosa ricerca del professor Emilio Pistilli che, in vecchi archivi, scoprì che
il vero cognome della signora che dà il nome all'ospedale e ad una via cittadina era De
Posis e non De Bosis. Un'errata trascrizione nel tempo aveva, evidentemente,
mutato l'iniziale P in B. Bene la rettifica di Pistilli e fin qui tutto fila liscio: la verità storica è
stata ristabilita e, quindi, nulla da obiettare. Ma si dà caso che l'ospedale e la via
cittadina ancora si chiamano "Gemma De Bosis" e che cioè nessun atto ufficiale è
stato finora emesso per mutargli nome, al di là del fatto che la signora si chiamasse in realtà "De Posis». Un caso più o meno analogo accadde a Sant'Elia Fiumerapido dove l'attuale via Roma, negli stradari comunali, risulta chiamarsi via Angelo De
Tummulillis. Qui l'atto ufficiale del cambio di nome c'è stato, almeno sulla targa stradale, ma resta il fatto che, storicamente parlando, ancora resiste l'uso di chiamare il santeliano notaio della Corte Reale Aragonese di Napoli (secolo XV) ancora Angelo De
Tummulillis che è un nome che ha origini da trascrizioni storiografiche del
XVII secolo, chiamandosi in realtà il notaio, come lui stesso si firmava nei suoi scritti, Angelo Tummolillo. Nel caso in cui si rivolesse intitolare una strada o quant'altro a questo
storico personaggio, si dovrebbe riesumare ed usare il suo vero ed originario cognome. Fino ad allora via Roma sarà sempre l'ex via Angelo De
Tummulillis, pena la confusione che si andrebbe a creare fra la gente, gli uffici pubblici e, perché no, per il recapito della posta. |