Cronaca di Frosinone

Venerdì 1° Giugno 2001
Frosinone/Il dipendente si è difeso in aula sostenendo che il denaro, già restituito, gli serviva per pagarsi le cure mediche
Intasca i soldi dei ticket: condannato
Due anni e quattro mesi a un dirigente Asl di Alatri: ha sottratto 160 milioni

di RAFFAELE CALCABRINA

Peculato all'Asl: una condanna ed una assoluzione per due dipendenti in servizio ad Alatri. Ad essere condannato a due anni e quattro mesi è Angelo Zomparelli, 61 anni di Frosinone, dirigente dell'ufficio economato, accusato di essersi appropriato, nel 1997, di 160 milioni dell'azienda. Per far fronte alle proprie spese mediche, ha sostenuto il dirigente nel corso del processo. Era stato lo stesso Zomparelli, reo confesso, ad interessare i vertici dell'Asl e a collaborare con le ispezioni effettuate. Zomparelli aveva anche restituito la somma di cui si era impossessato. Il denaro in questione era frutto dei pagamenti dei ticket sanitari e dei versamenti fatti dagli utenti ed era lo stesso Zomparelli incaricato di versare il denaro in banca. Il pubblico ministero del tribunale di Frosinone, Vittorio Misiti, aveva sollecitato al collegio giudicante una pena a 19 mesi di reclusione. «Alla luce degli elementi acquisiti - ha detto Misiti -non si può non concludere se non per l'affermazione della responsabilità penale dell'imputato». La difesa di Zomparelli (avvocati De Cesaris e Marchignoli) ha fatto leva sul comportamento dell'imputato che ha «ammesso la propria responsabilità, ha restituito il denaro ed ha offerto piena collaborazione con gli ispettori dell'Asl ancor prima che la vicenda prendesse una rilevanza processuale», chiedendo il minimo della pena e la sospensione condizionale della stessa. I giudici hanno invece comminato a Zomparelli una condanna a ventisei mesi, l'interdizione dai pubblici uffici per cinque anni. Inoltre l'Asl (costituitasi parte civile attraverso l'avvocato Mazzenga) otterrà in sede civile il risarcimento dei danni. La difesa ha già preannunciato appello.
Per un altro episodio, invece, il tribunale ha assolto, "per non aver commesso il fatto", Fabio Tagliaferri, 35 anni di Alatri, anch'egli dipendente dell'Asl di Alatri. L'uomo era accusato di essersi impossessato di quattro milioni e mezzo di lire nell'aprile del 1998. Lo stesso pubblico ministero, non essendo stata raggiunta la prova della responsabilità dell'imputato, aveva chiesto l'assoluzione. La difesa (avvocati Pavia e Maggi) aveva sempre sostenuto la totale estraneità ai fatti di Tagliaferri, che tra all'epoca non era impiegato presso l'economato, dove erano custoditi i soldi dell'Asl in attesa di essere versati in banca.