La Asl avrebbe già avviato le
procedure per nuove assunzioni: il personale oggi non può far fronte alle
emergenze
di PAOLO CARNEVALE
Un reparto di ospedale che da più di un anno è in profonda crisi di organico, tale da costringere i
medici a rifiutare anche le chiamate di urgenza. Tra qualche giorno l’emergenza
potrebbe diventare totale, con la sospensione anche dell’attività di corsia.
Praticamente lo smantellamento del reparto: quello di cardiologia dell’ospedale
civico di Anagni. Una situazione che è stata esposta con drammatica evidenza da
Giuseppe Palombo, uno dei dipendenti del nosocomio cittadino che da anni si
batte contro l’attuale stato di cose. E che non ha usato giri di parole per
descrivere l’emergenza. «Si rischia sul serio un ridimensionamento delle
prestazioni, che sarebbe l’anticamera dello smantellamento del centro
cittadino». Una ipotesi suffragata dalla realtà dei numeri. «Il reparto dispone,
oltre al primario, solo di un altro medico. Ci sono per la verità anche 2 medici
incaricati a tempo, che però svolgono un servizio temporaneo, e non sono dunque
di stanza da noi. In pratica avremmo bisogno di un aumento immediato di almeno
il 50% del personale per garantire un servizio efficiente». Il tutto per coprire
un reparto con quattro posti di terapia intensiva ed otto di corsia. Una
attività sicuramente intensa che sollecita pesantemente lo scarso parco medici.
«Una situazione che da tempo abbiamo denunciato, quella di non avere una pianta
organica e di lavorare in condizioni di pesante emergenza - ha proseguito
Palombo-; dallo scorso anno abbiamo dovuto rifiutare le chiamate di emergenza. E
nei prossimi giorni potremmo essere costretti anche a ridimensionare il servizio
di corsia». Critiche pesanti, alle quali ha risposto la dottoressa
Pierangela Tanzi, direttrice sanitaria degli ospedali di Anagni e di Alatri, che
sia pure ridimensionando i toni di Palombo, non ha negato la situazione critica.
«Nei giorni scorsi ho parlato con il direttore generale dell’Asl, che ha
garantito l’arrivo per la prossima settimana di un robusto numero di medici e di
infermieri. Dovrebbero arrivare almeno 3 medici ed una quarantina di infermieri,
reclutati tramite una società privata che fornisce questo genere di servizi;
parte destinati all’ospedale di Anagni e parte a quello di Alatri». La
direttrice ha ammesso che «Se non dovessero esserci, certamente entreremmo in
crisi nera. Durante la stagione estiva, con le ferie per i dipendenti ed il
clima caldo che certo non favorisce la salute soprattutto per i più anziani, la
situazione diventerebbe drammatica». Toni ottimistici anche dal neo sindaco di
Anagni, Franco Fiorito: «E’ vero, ci sono stati dei problemi, che sarebbe stato
il caso di risolvere secondo me anche prima delle elezioni comunali, e che
invece si sono trascinati. Ho parlato con il direttore generale della Asl di
Frosinone Cavallotti, che mi ha assicurato l’invio di nuovo personale in tempi
rapidissimi, non appena verrà sistemato qualche cavillo burocratico. Per il
resto, la pianta organica dell’ospedale è già stata mandata da tempo alla
Regione Lazio, che ce l’ha già rispedita. Contiamo di sistemare in poco tempo
tutta la situazione».
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