di Biagio Cacciola, gruppo misto comune di
Frosinone
Il Fronte nazionale di Frosinone innanzi alla imperterrita volontà della direzione generale della
Asl di continuare nell'ipotesi di trasferimento dei reparti di oculistica, dermatologia e psichiatria rileva l'assoluta opportunità di mobilitazione delle forze politiche, sociali e popolari della città di Frosinone. Città che anche in questa occasione si vede penalizzata. Va detto subito che il Fronte non rifiuta un potenziamento della struttura ospedaliera ventilato, ma sembra assurdo che proprio nel momento stesso in cui si parla di potenziamento, l'ospedale venga smembrato di reparti che offrono servizi pari a 300 visite ambulatoriali a settimana e 40 interventi
chirurgici come oculistica e che non verranno rimpiazzati assolutamente da nulla. Sarebbe stato necessario un metodo di confronto da parte dei direttore generale con i responsabili del reparto per poter concordare, per esempio, lo spostamento degli stessi nella città della salute di via Fabi affinché il sistema di medicina integrata non diventi un evento miracoloso (immaginate come farà a collaborare un medico dermatologo a Ceccano con un chirurgo in azione a Frosinone). E' dunque necessaria una presa di posizione di tutta la città Ma
in un momento in cui la sanità pubblica utilizza più di venti miliardi all'anno per una convenzione con strutture private in regime di prorogatio ingiustificata. Il Fronte Nazionale
chiama tutta la città alla mobilitazione preannunciando una manifestazione pubblica.