Frosinone/Ogni giorno vengono eseguite
cinquanta prestazioni ambulatoriali. A rischio le ferie dei
medici Ortopedia, reparto da terzo
mondo
Il primario denuncia gravi carenze.
L’assessore: intervengo subito
di PAOLO CARNEVALE
Un reparto costretto a fare gli straordinari, con una media di 50 prestazioni ambulatoriali
giornaliere, quando la media in qualsiasi altro ospedale della provincia oscilla
sulle 20, 30 al massimo. Con 50 ricoverati di media; e con solo 5 medici in
organico, ai quali va aggiunto un sesto medico, che però lavora a mezzo servizio
con l'ospedale di Alatri. Ed in più, con il fatto che " Negli ultimi due anni
alcuni colleghi hanno ostacolato, con azioni sempre segnalate, il buon
funzionamento della divisione; ma nessun provvedimento è stato preso nei loro
confronti". Una situazione insopportabile secondo il professor Ciro di
Giovanni, primario del reparto di ortopedia dell'ospedale Umberto I di Frosinone, che con gli altri colleghi nei giorni scorsi ha denunciato una
situazione che " Va avanti da almeno una decina d'anni; che noi denunciamo ogni
volta, e sempre nella assoluta indifferenza di politici che non ci danno una
mano a migliorare la situazione". L'analisi fatta da di Giovanni è stata
spietata: " C'è gente in reparto che ha quasi 300 ore da recuperare; io ad
esempio ho ancora 83 giorni di ferie da utilizzare che però non riesco a
prendermi". Il perché è presto detto; " Un Dea di primo livello come il nostro
finisce per forza di cose per ricevere molte emergenze di altri ospedali. Centri
come Alatri o Pontecorvo ad esempio nei fine settimana possono permettersi di
dire che non accettano emergenze. Noi no, con la conseguenza che, ad esempio, ci
sono turni di 18 ore settimanali di camera operatoria. C'è un mio collega che
negli ultimi 2 giorni è rimasto in sala operatoria quasi 14 ore. Questo non è
lavorare ; è attentare alla nostra salute. Il 50% delle persone che arrivano al
pronto soccorso finiscono poi da noi; e non c'è neppure un servizio permanente
di radiologia. Basti pensare- ha continuato di Giovanni- che anche quest'anno,
come accade già da tempo, saremo costretti a non andare in ferie perché la
carenza del nostro organico non ci permette questa possibilità, se vogliamo
garantire il servizio". Una prima risposta è arrivata a tale proposito ieri
da Sandro Lunghi, assessore comunale alla sanità, che dopo le accuse di Di
Giovanni, ha chiesto di conoscere con sollecitudine " La reale situazione
organizzativa della divisione di ortopedia". Per l'Asl, il dott. Sponzilli,
responsabile delle relazioni esterne, ha ammesso che " Il disagio esiste, ma non
è drammatico. Ne parlerò con il direttore sanitario dell'ospedale nei prossimi
giorni".
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