Cronaca di Frosinone

Martedì 5 Giugno 2001
Sulla nota carenza di infermieri nel presidio ospedaliero del capoluogo
Il direttore sanitario tranquillizza

di SILVANO CIOCIA

«SIAMO in piena emergenza infermieri tanto più aggravata con l’avvicinarsi delle ferie che quasi sicuramente ci costringerà, come negli anni passati, a fare un ulteriore filtro per i ricoveri.» Ma non bisogna drammatizzare la situazione si risolverà a breve. Parla con la consueta calma il Responsabile della struttura ospedaliera Dr. Saverio Celletti, il quale ovviamente nel lanciare un vero S.o.s. precisa che «i circa 600 infermieri assunti a tempo determinato danno un pò di sollievo mentre prossimamente se ne aggiungeranno altre 200 unità ». Intanto l’altro ieri pomeriggio c’è stato un summit con la Direzione Generale , presente il Direttore Sanitario dr. Saverio Celletti per fare il punto sulla situazione. Una boccata di ossigeno? «Nemmeno per sogno. Nella struttura gli infermieri sono in numero inferiore in rapporto alle necessità e quelli in servizio vanno lodati per l’alto senso di responsabilità. Rinunciano anche ai turni di riposo per dare continuità a quell’assistenza invocata dai malati. Il personale infermieristico iscritto al relativo albo è di circa 2500 unità tutti o quasi occupati in strutture fuori provincia. «C’è da dire - continuano alcuni medici della struttura - che ogni anno vanno in pensione per raggiunti limiti di età o di servizio una cinquantina di infermieri e quasi mai sostituiti. Come dire mancano i ricambi naturali. C’è da precisare però che di questo vero e proprio salasso l’Umberto 1° ne risente in maniera minima se non altro per i continui spostamenti di personale dall’uno all’altro reparto a seconda delle effettive esigenze di servizio pronti a tappare qualsiasi falla.». Una situazione però che potrebbe procurare ulteriori disfunzioni con l’avvicinarsi delle ferie. Potrebbero verificarsi quei vuoti di sostituzione del personale a danno dell’assistenza dei malati. E’ ovvio che in questo periodo estivo si cerca di ottimizzare il lavoro effettuando una scrematura dei casi urgenti di ricovero questo però non vuol dire che chi è effettivamente malato e necessita di un ricovero non lo ottiene. Si fa il possibile per evitare sovraffollamenti nelle corsie evitando quei ricoveri-parcheggio anziani che in ogni stagione riaffiorano come per incanto. Una vera e propria piaga di tutte le strutture pubbliche e anche di quelle private visto che numerosi infermieri preferiscono l’avventura pubblica per una maggiore convenienza economica. Insomma si è vero che è stato lanciato un vero e proprio S.o.s. ma le parole rassicuranti del Dott. Celletti lasciano un ampio margine di tranquillità soprattutto agli utenti.