Cronaca di Frosinone

Venerdì 8 Giugno 2001
L’assessore regionale ha presentato un «dossier» al presidente Storace e al collega della Sanità Saraceni
Iannarilli chiede la testa di Cavallotti
Molti gli addebiti contro il manager Asl sul cui operato vuole una verifica immediata

L’ASSESSORE regionale all’Agricoltura, Antonello Iannarilli, chiede la testa del manager dell’Asl. E, per ottenerla, ha presentato al presidente della giunta, Storace, e al collega della Sanità, Saraceni, un voluminoso «dossier» nel quale sono documentati tutti gli addebiti contro il dott. Carmine Cavallotti. Sulla cui semestrale gestione chiede un’immediata verifica.
«Senza processi sommari, con trasparenza e rigore», come ha detto ieri in una delle interviste di attacco al direttore generale. Cavallotti ha più volte affermato che la sua gestione, iniziata il primo dicembre 2000, dovrà essere valutata dopo 18 mesi; ma Iannarilli non è di questa opinione: non solo vuole un giudizio immediato della giunta regionale ma, ritenendo e motivando dal suo punto di vista la gestione del manager assolutamente deficitaria, si arguisce che ne proporrà la rimozione.
L’ultima presa di posizione dell’assessore, quanto mai pesante sul piano delle contestazioni su tutta la linea, ha inevitabilmente dato ieri il destro ai consiglieri regionali di opposizione Francesco De Angelis (Ds) ed Enzo Di Stefano (De) di porre la questione in Consiglio, considerato che gli attacchi provengono da un non secondario componente della maggioranza regionale di centro-destra che il manager ha nominato, per chiedere «una verifica sull’intera gestione dell’Azienda Usl».
«Se tutto ciò rispondesse al vero - hanno affermato - siamo di fronte al fallimento di una gestione che sta arrecando notevole danno alla funzionalità di un servizio che anche l’assessore Iannarilli definisce scadente se non addirittura inesistente. Questi pessimi risultati, se confermati anche dall’assessore alla Sanità, alla giunta non resta altro che rimuovere il direttore generale».
«Siamo noi - concludono De Angelis e Di Stefano - che a questo punto chiediamo una valutazione puntuale ed urgente della situazione, non ci interessano gli scontri politici o personali ma sentiamo la responsabilità di un lavoro che anche dall’opposizione deve essere finalizzato a dare un contributo per una Sanità moderna, efficiente, funzionale e capace di tutelare le domande di salute dei cittadini». Ora, le ripetute prese di posizione di Iannarilli - che prendono di mira questioni di forma e di sostanza dal punto di vista delle leggi molto delicate - avrebbero bisogno di un urgente chiarimento tra gli esponenti locali della Casa delle Libertà, perché è inutile nascondersi dietro un dito: tutto ha origine, malgrado la smentita di Iannarilli, dallo scontro fin dall’inizio sorto tra lui e il presidente della commissione regionale Sanità Foglietta. Questi ieri ha ritenuto l’intervista di Iannarilli «inopportuna».
L’assessore fa molti addebiti a Cavallotti, accusandolo sostanzialmente di non saper gestire l’Asl. Risultati? Nessuno per Iannarilli e su questo giudizio sostiene che è schierata tutta Forza Italia. Alle «proposte arraffazzonate» e alle «procedure violate» di Cavallotti, contrappone «capacità, onestà e disinteresse» della direttrice amministrativa Andreina Raponi di cui si vocifera in Via Fabi come prossime le dimissioni-bis. Se così dovesse essere, la situazione diventerebbe ancora più compromessa. Anzi, esplosiva...

S. di N.