Cronaca di Frosinone | |
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Sabato 9 Giugno 2001 | |
Area Sud Lazio e associazione Ala difendono il
manager Cavallotti: «Accuse ingenerose perché non si tiene conto della
pesante eredità»
«ACCUSE
ingenerose» contro il manager dell’Azienda sanitaria. I dottori Sandro
Farina e Ugo Socci, rispettivamente membro del direttivo «Area Sud Lazio»
e in rappresentanza dell’Associazione Lazio-Abruzzo, settore sanità,
scendono in campo per difendere il dott. Carmine Cavallotti. «L’on.
Iannarilli, come addetto ai lavori - esordiscono Farina e Socci - dovrebbe
essere a conoscenza del dissesto operato dall’ex manager Pugliese, vedi
chiusura di ospedali, non razionalizzazione dei servizi, nomine di
dirigenti ospedalieri politiche e non secondo criteri di merito, oltre
all’accreditamento a strutture private oltre ogni decenza, con un deficit
finale di oltre 500 miliardi». A fronte di questa difficile situazione
ereditata, i rappresentanti dell’associazione vicina alla Destra sociale
di An e di quella che sposa rapporti più stretti tra la nostra regione e
l’Abruzzo, oppongono le prime azioni intraprese dall’attuale direttore
generale in appena sei mesi: «Ha iniziato, ed è sotto gli occhi di tutti,
anche vincendo notevoli resistenze di gruppi che intendono mantenere
poteri acquisiti, un’opera di razionalizzazione dei servizi sia
territoriali che ospedalieri. Grande merito per quanto riguarda il
territorio sorano, e non solo sorano, è l’istituendo reparto di oncologia,
l’attivazione della radioterapia e l’istituendo reparto di psichiatria;
quest’ultimo risulterebbe posizionato più razionalmente sul territorio
provinciale. Entrambi i reparti, comunque, rispondono a una domanda reale
di salute il cui costo oggi incide pesantemente sul bilancio sanitario
aziendale per la fuga dei pazienti in altre strutture private o pubbliche,
fuori azienda». S. di N. |