L’assessore regionale ha presentato un «dossier» al presidente Storace e
al collega della Sanità Saraceni
«Città Bianca», rischi seri
Intervento dei sindacati sullo spettro dei licenziamenti
di SILVANO CIOCIA
LA rappresentanza
sindacale confederale di Cgil e Cisl della Clinica Ini - Città Bianca di
Veroli, a nome di tutti i dipendenti «esprime forte preoccupazione per l’assoluto
stato di incertezza che si è determinato nei rapporti tra la Ausl e l’azienda
a seguito del mancato rinnovo, ad oggi, del contratto di collaborazione
(locazione acquisto di prestazioni ) scaduto il 21 aprile scorso».
«Permanendo tale assurdo e inspiegabile stato di incertezza e stante
l’avvicinarsi inesorabile della scadenza della proroga prevista nel
contratto in essere, fissata per il prossimo 21 Luglio - affermano in una
nota i Rappresentanti sindacali dell’Ini Citta Bianca Ida Zidda e
Massimiliano Mercuri - la clinica rischia seriamente la cessazione dell’attività
con il conseguente licenziamento di circa 170 dipendenti e l’interruzione
dei servizi di riabilitazione e di radioterapia a tante persone bisognose e
che l’Ausl non è in grado di erogare». Allo scopo di scongiurare tale
terribile ipotesi - continua il comunicato - la rappresentanza sindacale
decide la immediata proclamazione dello stato di agitazione del personale e
chiede la convocazione di un incontro urgente con i responsabili della
proprietà, con il direttore Generale della Ausl e con l’Assessore
Regionale alla Sanità. La rappresentanza sindacale informa, inoltre,
che «qualora non intervengano concrete e urgenti rassicurazioni sulla
risoluzione del problema, sarà costretta già per la settimana prossima,
alla proclamazione di più incisive forme di lotta con manifestazioni
pubbliche». Durante lo stato di agitazione saranno assicurati comunque
quei servizi qualitativi di assistenza fino ad ora offerti con la massima
professionalità ai pazienti degenti.
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