Dal XV seminario internazionale di veterinaria notizie rassicuranti per i
consumatori SUCCESSO DI PRESTIGIO PER
L’ASL IL SIMPOSIO CON ESPERTI DI FAMA EUROPEA E MONDIALEdi LUCA
SERGIO
NELLA trasmissione all’uomo dell’encefalopatia spongiforme bovina (la
famigerata «Mucca pazza») svolge un ruolo fondamentale la predisposizione
genetica dell’individuo. Questa la cosiddetta teoria del prione: in
tutti gli 88 casi finora registratisi in Inghilterra e i 4 in Europa sono
state rilevate le caratteristiche genetiche del «codone 129» (tratto
particolare del Dna). Il prof. Giovanni Castrucci, responsabile del
Dipartimento di tecnologia e biotecnologie delle produzioni animali dell’Università
di Perugia e presidente della sezione italiana dell’Associazione mondiale
dei veterinari specialisti in microbiologia, immunologia e malattie
infettive (W.A.V.M.I.) ha manifestato e motivato il dubbio sulla natura
infettiva del morbo e, quindi, la necessità di altre ricerche. Il prof.
Osburn ha aggiunto che le misure sanitarie attualmente predisposte in Europa
rappresentano la migliore garanzia a difesa dei consumatori. Inoltre,
fattore non secondario, i docenti stranieri hanno messo in evidenza la
peculiarità e l’avvedutezza dell’Italia, che ha mantenuto e potenziato
i servizi veterinari pubblici a differenza di quanto è avvenuto altrove e
ciò ha costituito un importante mezzo ai fini della prevenzione e del
controllo delle malattie animali che possono essere dannose per l’uomo:
oltre la Bse (con le limitazioni genetiche che abbiamo visto), la West Nile,
la brucellosi (ma la provincia è stata dichiarata indenne dal ministero
Sanità), la leishmania e la rickettsia. Sono state queste alcune delle
tante novità dell’ultima ricerca scientifica nel campo veterinario emerse
nel XV seminario internazionale del W.A.V.M.I., tenutosi nel capoluogo a
cura della sezione italiana, dell’Asl frusinate e dell’Ordine di
categoria con il patrocinio del ministero Sanità, Regione e Provincia, al
quale hanno preso parte oltre trecento veterinari provenienti da tutta
Italia per il primo modulo di aggiornamento su alcune malattie infettive
degli animali importanti sul piano economico e/o suscettibili di
trasmissione all’uomo (il secondo modulo si svolgerà, sempre nalla sala
conferenze dell’Asl, il 26 e 27 settembre). Seminario di grande risonanza
scientifica in quanto sono intervenuti i professori William Martin dell’Università
di Edimburgo (scopritore nell’86 della «Mucca pazza»), Bennie Osburn
(California), Peter Timoney (Kentucy), Giovanni Castrucci, Sergio Pauluzzi
del medesimo Ateneo, Daniela Salvatori (Camerino) e Orazio Catarsini
(Messina). Docenti che si sono detti entusiasti dell’organizzazione e dell’accoglienza
ricevuta tanto che hanno assicurato il ritorno a settembre. Una ragione in
più per far dire al direttore generale dott. Carmine Cavallotti, che l’Asl
punta molto sull’efficienza dei servizi e sulla diffusione e della cultura
nei vari campi della sanitaria e della formazione continua degli operatori. Il
direttore sanitario aziendale Carlo Mirabella, nella sua relazione sulle
intossicazioni di origine alimentare ha messo in evidenza come esse traggano
origine da comportamenti non igienicamente corretti nel corso della
preparazione, conservazione e somministrazione degli alimenti. Quindi ci
vuole molta attenzione.
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