Pontecorvo. Incontro con Foglietta Ospedale
e disagi, Roscia si «muove»
dI UMBERTO PAPPALARDO
PONTECORVO - Il sindaco Riccardo Roscia
è mobilitato per aprire i «varchi» ai suoi assessori. E, proprio per
creare le premesse all’avvio di un progetto interessante, presto il primo
cittadino avrà un incontro con il presidente della commissione regionale
alla sanità Alessandro Foglietta. Ma negli incontri il sindaco Roscia
dovrà far presente al suo interlocutore che è giunto il momento di passare
dalla fase propositiva ai fatti: il «Pasquale Del Prete» ha bisogno
assoluto di macchinari sofisticati per assicurare un servizio decente ai
malati. Da oltre un anno il manager Cavallotti e gli assessori regionali
ripetono che vi è penuria di fondi. Il fatto è che la latitanza delle
istituzioni ha ben altre origini. Infatti, per migliorare il servizio mensa
non occorrerebbe denaro ma operatività: ripulire i locali della vecchia
cucina per darla in fitto alla società e preparare il cibo ai malati. Si
ricaverebbe anche un piccolo utile. Ma il manager Cavallotti è in altre
faccende affaccendato. L’assessore alla sanità Angelo Reccia, per
consentire l’apertura della struttura del vecchio ospedale, ha lanciato un’idea
rivoluzionaria: ospitare nei locali i malati in lungodegenza e in
riabilitazione. In questo modo le «entrate pareggerebbero le spese». Non
si intravede altra soluzione. Non a caso, da oltre venti anni, i locali
ristrutturati del vecchio ospedale non vengono usati, perché la gestione
del servizio presupporrebbe una spesa consistente. Ma nessuno finora ha
avuto il coraggio civile di spiegare i motivi dell’inattività. Altri
complessi (vedi palazzo ex Onmi) non vengono attivati propri perché mancano
i fondi per la gestione. Di qui l’idea dell’assessore Reccia, che
tenterebbe di aggirare l’ostacolo, coinvolgendo anche l’Unione dei
cinque comuni. Infatti, solo un organismo, che rappresenta una grossa
comunità, potrebbe condurre in porto l’ambizioso progetto. In questi
giorni, dovrà essere rivitalizzato l’esecutivo dell’Unione delle cinque
città. In quella sede, l'organo istituzionale dovrebbe valutare la
fattibilità dell’idea dell’assessore Reccia.
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