Cronaca di Frosinone

Lunedì 11 Giugno 2001
FROSINONE
Uil, nuovi piani di sviluppo
Una proposta riaccende le speranze per un pronto rilancio

di VALENTINO MINGARELLI

FROSINONE - Un modello di sviluppo endogeno. Questa la proposta della Uil per rilanciare l’economia ciociara che arranca ormai da molti anni. Per il segretario provinciale dell’organizzazione sindacale Domenico Fracasso occorre un modello che guardi a un mix di settori, come industria ed artigianato, turismo ed ambiente, agroalimentare e commercio, economia sociale, arte, cultura, storia, religione e risorse umane e punti soprattutto al potenziamento e alla valorizzazione del territorio, delle sue risorse, delle vocazioni e dei suoi elementi di forza. Per Fracasso il territorio è il luogo dove l’impresa nasce, si consolida e si sviluppa, prima sul mercato locale, poi, nel contesto più ampio del mercato globale, quindi di conseguenza le performances di crescita di un’impresa sono fortemente condizionate dall’ambiente in cui opera.
«Il territorio provinciale si articola in aree e sub aree, che, soprattutto per le loro pecularietà, potenzialità, specializzazioni e polarità produttive, si configurano come sistemi di sviluppo locale. All’interno di detti sistemi, attraverso intese tra istituzioni, parti sociali e soggetti economici saranno individuati e realizzati gli strumenti necessari alla loro crescita».
La Uil ritiene fondamentale un’azione di marketing dei sistemi locali. Sarà necessario quindi costruire offerte allocative allettanti, capaci di elevare il livello di competitività dei sistemi e di incrementare la loro capacità di attrazione di nuovi investimenti ed insediamenti produttivi. Per la Uil sarà necessario quindi tutta una serie di iniziative per far uscire il territorio dalla crisi in cui si trova basandosi però soprattutto su uno sviluppo endogeno, cioè del territorio e fortemente radicato nel territorio. Un’economia, quella ciociara, che se ben indirizzata può di certo dare quelle risposte attese da più parti: operatori economici, sindacati e lavoratori. Per la Uil la via è sicuramente quella di uno sviluppo endogeno.