Cronaca di Frosinone | |
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Mercoledì 13 Giugno 2001 | |
Ceprano. Il
sindaco incontra Cavallotti Disagi alla struttura sanitaria cittadina di EZIO NALLI «CEPRANO - I problemi della sanità in Ciociaria sono un po’ tutti quelli riguardanti quella nazionale, con luci ed ombre, specialmente per quanto riguarda la cosiddetta razionalizzazione. Infatti, da quando si è posto mano al problema razionalizzazione, prima con il manager Torti e poi con Pugliese, sono stati disattivati ben cinque ospedali della provincia: Veroli, Atina, Isola del Liri, Ceprano e Arpino. Per queste strutture sono state previste Rsa, residenze sanitarie per anziani, e riabilitazione post-acuzie. Il presidio ospedaliero di Ceprano prevede appunto queste due branche, il punto di primo soccorso e gli ambulatori specialistici, con radiologia, laboratorio analisi e cardiologia, oltre ai poliambulatori che vanno dalla medicina, all’oculistica, otorino, ecc. Per tale motivo la struttura è stata sottoposta a lavori di riconversione, costati oltre due miliardi e mezzo di lire. Attualmente funzionano il laboratorio analisi, il reparto di radiologia e quello di cardiologia ed i poliambulatori, oltre al punto di primo soccorso con guardia medica e ambulanze del 118, che provvedono a smistare i pazienti nei vari ospedali della provincia e fuori. Per il resto, i diversi locali approntati per la Rsa e la riabilitazione con annessa la palestra, sono desolatamente vuoti, senza personale e attrezzature. Per tale motivo il neo sindaco Giuseppe Bernardi venerdì 15, avrà un incontro con il manager Carmine Cavallotti, al quale rappresenterà le preoccupazioni e le aspettative dei cepranesi degli abitanti dei numerosi comuni, che gravitano su Ceprano e che consistono in un vasto bacino di utenza, fortemente penalizzato, appunto, dalla realizzazione voluta dalla precedente giunta regionale. Ad alcune nostre domande Bernardi ha risposto che «le preoccupazioni riguardano innanzitutto il funzionamento dei servizi ambulatoriali: sono rimasti gli stessi, ma meno organizzati con tempi di attesa più lunghi (per un esame cardiologico occorre più di un mese). Esiste una situazione di disagio e tensione - prosegue Bernardi - tra il personale a seguito del rientro dei paramedici da altri centri e si sono evidenziate ulteriormente le condizioni di scarso e improprio impiego degli addetti e molti dipendenti si sentono male utilizzati, da qui la demotivazione di coloro che sono in prima fila». Il sindaco dice poi di «voler conoscere i programmi della dirigenza Asl e capire le intenzioni rispetto al futuro delle strutture di Ceprano ed ha paura che si voglia proporre un programma minimo che disattenda il Piano Regolatore del 97». Il sindaco ribadisce che «la struttura sanitaria di Ceprano deve avere nella sua interezza ancora un ruolo adeguato alla collocazione geografica equidistante da Sora, Cassino e Frosinone, lungo le direttrici viarie più importanti della provincia e nell’incontro del 15 si chiariranno le volontà tra il sottoscritto e il direttore generale». |