Cronaca di Frosinone

Giovedì 21 Giugno 2001

SANITÀ
Consiglio di Stato, respinto l’appello di duecento infermieri

di SILVANO CIOCIA

«I componenti delle Commissioni dei concorsi pubblici non possono rivestire cariche politiche o sindacali neppure se sono esperti delle materie oggetto della procedura concorsuale». L’importante principio è stato ribadito dal Consiglio di Stato che ieri ha rigettato l’appello proposto da circa 200 infermieri (tutti assistiti dall’avvocato Sandulli) che avevano preso parte - risultandone vincitori - al concorsone bandito dalla Ausl di Frosinone svoltosi lo scorso anno per il reclutamento del personale infermieristico da collocare nei vari ospedali. L’ottobre scorso il Tar aveva accolto il ricorso presentato da alcuni concorrenti che non avevano superato la prova scritta (assistiti dall’avvocato De Santis) a cui avevano preso parte oltre 3000 concorrenti da tutta Italia. Il Tar del Lazio aveva censurato pesantemente la composizione della Commissione giudicatrice cui avevano fatto parte il dr. Ettore Urbano, consigliere provinciale del Ppi Giovanni Cirillo segretario del Pds di Arce evidenziando che la normativa escludesse categoricamente che potessero far parte delle commissioni politici e sindacalisti. L’Ausl di Frosinone invece assistita dall’avvocato Gentile aveva sempre contestato le tesi dei ricorrenti sostendendo la correttezza delle nomine «incriminate» e la regolarità del concorso poi annullato al punto di bandire dopo la sentenza una nuova e diversa procedura concorsuale per il reclutamento di infermieri non assorbendo in organico i vincitori del concorsone annullato e non intervenendo nel giudizio di secondo grado. Ora il Consiglio di Stato ha confermato la correttezza della sentenza di primo grado.