Ceprano. Consiglio comunale Il Ferrari deve essere
tutelato
di
EZIO NALLI CEPRANO - Toni accesi nella seduta di Consiglio
comunale aperta, tenutasi al «Supercinema», data l’alta affluenza prevista
per la partecipazione degli esponenti regionali, provinciali, dei sindaci
e degli abitanti del comprensorio di Ceprano. Grande assente Carmine
Cavallotti, direttore generale dell’Asl. In sua rappresentanza il dott.
Vincenzi che ha ribadito quanto già si sapeva sulle sorti del «Ferrari»,
cioé la conferma del punto di Primo Soccorso con al massimo quattro posti
letto per l’osservazione breve. Più lungodegenza e riabilitazione
post-acuzie, con trentacinque posti letto. Per quanto riguarda i
timori per la mancata realizzazione della Residenza Sanitaria
Assistenziale per la quale il «Ferrari» è anche stato ristrutturato,
Vincenzi ha ribadito che la Regione sostiene che la Rsa nella struttura
sanitaria di Ceprano non si può fare e, siccome in provincia già ci sono
circa 600 posti letto per le Rsa, anche il suo parere è contrario, in
quanto l’offerta è superiore alla domanda. Quindi, Vincenzi ha confermato
le intenzioni dell’Asl di trasferire diversi servizi attualmente ospitati
in altri locali, al primo piano del presidio sanitario ove dovrebbe,
invece, essere realizzata la Rsa. Poi il delegato del manager ha parlato
del potenziamento del punto di Primo Soccorso e degli altri servizi, della
riduzione dei tempi di attesa lamentati dal sindaco di Ceprano, Giuseppe
Bernardi e di altri intervenuti nella discussione, del potenziamento di
radiologia e dei servizi poliambulatoriali. Unanime il coro contro
l’abolizione della prevista Rsa, a cominciare da Alessandro Foglietta,
presidente della Commissione Sanità della Regione, che ha confermato la
volontà della stessa Regione di realizzare tale reparto smentendo l’Asl.
Anche i consiglieri regionali Francesco De Angelis e Romolo Rea,
intervenuti in precedenza, Rosa Roccatani, Romano Fratarcangeli, Matassa,
Francesco Scalia, presidente della Provincia si sono pronunciati per il
potenziamento del presidio sanitario di Ceprano, contro il
ridimensionamento della struttura che è stata riconvertita, spendendo fior
di miliardi. Per tutti gli interventi c’è, comunque, la necessità di
conoscere l’annunciato piano sanitario locale che il manager dovrebbe
varare a giorni. E anche il Consiglio comunale ha deliberato in sintonia
con gli interventi dell’altra sera, chiedendo soprattutto chiarezza da
parte di chi ha responsabilità in un settore così delicato come la sanità,
per evitare gli allarmismi. Il deliberato chiede anche il rispetto degli
standard dei servizi e la realizzazione di quanto pianificato, come aveva
detta all’inizio dei lavori il sindaco Bernardi. Al Consiglio aperto hanno
partecipato numerosi sindaci ed un foltissimo pubblico proveniente anche
dai paesi vicini. E Matassa ha puntato il dito sulla ferita, ricordando la
penalizzazione che ha subito il «Ferrari» con la disattivazione e la
peculiarità della struttura sanitaria cepranese.
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