Cassino/Per ovviare agli errori necessari
altri quattro miliardi e l’approvazione della perizia di
variante Ospedale, disastro
annunciato Nel progetto previsti bagni senza
finestre, stanze strette, soffitti troppo bassi
di DOMENICO TORTOLANO
Sta per nascere
pieno di errori tecnici il nuovo ospedale di Cassino in costruzione da un anno
in un'area malsana (ricca d'acqua e a forte proliferazione di zanzare) e ad
imbuto senza vie d'uscita per una spesa di 42 miliardi, gara aggiudicata con il
ribasso di oltre il 21 per cento su un importo complessivo di 52 miliardi al
Consorzio Cooperative Costruzioni di Bologna al quale sono aggregate le imprese
Orion e Zeppieri di Veroli. Nel progetto, elaborato da una società romana che ha
incassato sei miliardi dall'Asl di Frosinone, sono previsti bagni senza
finestre, camere anguste, il pronto soccorso al secondo piano, soffitti bassi
che impediscono il passaggio delle canalizzazioni degli impianti elettrici,
idraulici, termici e medicali, e colonne in cemento armato irregolari. Per
ovviare a questi errori l'impresa appaltante ha suggerito all'Asl di apportare
delle modifiche al progetto ma la variante ai lavori è ferma. Infatti la perizia
deve essere approvata dai tecnici dell'azienda sanitaria e poi dalla Regione
Lazio. Senza l'approvazione della variante e della relativa maggiorazione delle
spese pari almeno a quattro miliardi la ditta non può proseguire i lavori che da
settembre potrebbero bloccarsi soprattutto per il mancato pagamento del primo
lotto. Infatti la ditta reclama il versamento di dieci miliardi su 42 pari al 25
per cento dei lavori eseguiti oltre ad una penale sul ritardato pagamento. I
medici del "Gemma De Bosis", tra l'altro, più volte hanno sollecitato l'Asl ad
accelerare i tempi per la costruzione del nuovo ospedale e ad apportare tutte le
modifiche necessarie come per i bagni senza finestre dove si annidano germi
pericolosi per la salute. Proprio ieri in un ospedale napoletano si sono
verificati tre casi di malasanità dovuti proprio alla scarsa igiene di locali
chiusi. I dieci miliardi risparmiati con il ribasso d'asta l'Asl intendeva
utilizzarli per ampliare le strutture e per realizzare lo svincolo stradale ma
non basteranno perché quattro sono stati spesi per costruire la zattera in
cemento armato, alta due metri per 15 mila metri quadrati, ed altrettanti
serviranno per la variante ancora da approvare. "Tutta colpa - dicono al comune
di Cassino- del progetto iniziale incompleto e superficiale. Lo svincolo sarà di
difficile realizzazione per la presenza del fiume, delle case e della quota
della superstrada". L'ospedale, che sta sorgendo su una enorme zattera
galleggiante in cemento (il progetto iniziale prevedeva le fondamenta con pali
in cemento che, però, sprofondavano), si compone di quattro piani e dovrebbe
disporre di 200 posti letto. La consegna è prevista entro il 2003 ma sicuramente
slitterà per la mancanza di strade d'accesso.
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