Cronaca di Frosinone

Domenica 1° luglio 2001
ASL: DOPO LO SCONTATO DEFENESTRAMENTO DI MARIA ANDREINA RAPONI
Cavallotti a caccia di un direttore amministrativo

CHISSÀ quanto si sarà pentita! Quando, ai primi di gennaio, la direttrice amministrativa dell’Asl, Maria Andreina Raponi, fu presentata alla stampa locale dal manager, disse di essere passata dall’azzurro mare della Sardegna (proveniva da Carbonia, dove era segretaria generale del Comune) all’azzurro degli occhi di Carmine Cavallotti. A parte che gli occhi del dg non paiono di questo colore, tuttavia l’accostamento sembrò un atto di cortesia al sanguigno manager per averla scelta come più vicina collaboratrice (dopo il direttore sanitario Carlo Mirabella). E invece l’«abbinamento» si è rivelato una battuta estemporanea perché i dissensi sono venuti subito alla luce. Troppo diversi caratterialmente Cavallotti e Raponi e le conseguenze si sono viste. Venerdì scorso, come riferisce radiofante-Asl, intorno alle 13 alla dott.ssa Raponi è stata consegnata la delibera con la quale il manager l’ha estromessa dall’incarico. Perché? Motivazioni ufficiali non sono state date ma si ipotizza che sia venuta meno la fiducia sulla quale si sarebbe dovuto basare il rapporto di collaborazione. Cosa nota negli ambienti e anche fuori. Perciò si è trattato di una vicenda dall’epilogo scontato. Prevedibilissimo. Del resto le cronache locali, pur rare e scarne, hanno più di qualche volta accennato al «muro» che quasi da subito si era alzato tra manager e direttrice. Forse anche contro la loro stessa volontà. I due, dopo alcuni scontri verbali su alcuni atti amministrativi e decisioni da prendere che, sempre secondo la versione di radiofante-Asl, hanno raggiunto vette sempre più alte di contrapposizione, hanno interrotto ogni contatto personale. Si vocifera che i contatti fossero quasi esclusivamente di natura epistolare, con uscieri e funzionari che andavano avanti e indietro. Una situazione ampiamente risaputa nell’Asl. Del resto, già poco dopo un mese che era giunta a Frosinone, la Raponi aveva offerto la sua disponibilità alle dimissioni, sembra reiterata ultimamente. Alla fine, par di capire, non avendo ricevuto una dichiarazione formale, il dott. Cavallotti ha rotto gli indugi dimissionandola. Ora chi le succederà? Sono già cominciati i pronostici nell’ambiente sanitario. Nomina interna o esterna? Purché si faccia subito perché all’Asl il «vertice» deve essere completato al più presto per poter mettersi alle spalle le conflittualità. Le quali sono dannose soprattutto per i cittadini, che attendono da tanto tempo una sanità che funzioni meglio. Altrimenti vorrebbe dire che la nostra è un’Asl veramente sfigata... 

S. di N.