Cronaca di Frosinone

Giovedì 5 Luglio 2001
Per approfondire il «caso Asl»
Audizione del dg ai vertici regionali entro dieci giorni

di SILVANO CIOCIA

AL massimo entro la prossima settimana, nella sede centrale dell’Azienda sanitaria si terrà la riunione della commissione regionale Sanità, presente l’assessore Saraceni, nel corso della quale verrà sentito il direttore generale, Carmine Cavallotti, sulla situazione che si è creata dopo il defenestramento della direttrice amministrativa Raponi e, soprattutto, dopo le reazioni fortissime che ne sono conseguite da parte di qualche rappresentante di Forza Italia. La decisione di tenere il «vertice» entro pochi giorni è scaturita ieri dopo il Consiglio regionale tra il consigliere diessino Francesco De Angelis e il presidente della commissione Sanità, l’alleanzino Alessandro Foglietta, che peraltro l’aveva preventivato già da qualche tempo. Sulla medesima lunghezza d’onda i consiglieri regionali di Democrazia europea, Enzo Di Stefano, e di Rifondazione comunista, Romolo Rea, il quale ultimo ritiene anche «assolutamente urgente convocare da parte del sindaco di Frosinone la Conferenza dei sindaci, soprattutto in merito al suo potere di approvazione dei piani programmatici dell’Asl, anche in considerazione che in mancanza di ciò gli atti prodotti dall’Azienda potrebbero essere addirittura dichiarati nulli».
«L’obiettivo è stato centrato», dice il consigliere regionale Francesco De Angelis dopo aver illustrato nel «question time» durante la riunione dell’assemblea regionale la posizione dei Ds. «Noi siamo totalmente insoddisfatti per come vanno le cose all’Asl, una situazione insostenibile che limita l’autonomia del direttore generale, che per noi deve agire svincolandosi dai partiti». De Angelis ha letto in Consiglio i violenti attacchi a Cavallotti di Iannarilli e particolarmente l’ultimo dell’altro forzista Scerrato. «Però l’ho depurato dei riferimenti poco consoni al rispetto che si deve alle istituzioni». «Spero che nei prossimi giorni si faccia chiarezza - aggiunge il consigliere diessino - in modo che finisca la paralisi gestionale all’Asl per poter dare un’assistenza qualificata ai cittadini le cui polemiche nel centrodestra non interessano affatto».
Di Stefano parla di «crisi di credibilità gestionale della sanità, crisi sulla quale, per logiche di potere, le forze politiche di maggioranza si stanno esercitando non preoccupandosi minimamente della enorme sfiducia generata nei cittadini, che non vedono riconosciuto come valore essenziale e prioritario il loro diritto alla salute». Perciò Di Stefano ha chiesto a Foglietta «l’immediata convocazione» della commisssione Sanità per «fermare lo scempio in atto». «Continuare a fare demagogia o, peggio ancora, interessi di bottega, personali o di parte sulla pelle dei cittadini frusinati ? conclude ? non è più tollerabile». Ecco i grossi risultati politici che si raccolgono per aver scatenato un tale putiferio. Sono le «genialità» di certa politica che credevamo scomparsa.

S. di N.