Cronaca di Frosinone

Venerdì 6 Luglio 2001
Per favorire lo sviluppo locale
La Cgil auspica iniziative unitarie con Cisl e Uil

di VALENTINO MINGARELLI

RILANCIO dell’iniziativa unitaria sullo sviluppo locale della provincia. La Cgil suona la carica ed invita i colleghi di Cisl e Uil a mettere in piedi subito dopo la pausa estiva, ai primi di settembre, un attivo unitario di quadri e dirigenti sindacali e altre iniziative per rimettere al centro le questioni del lavoro e della prospettiva del nostro territorio. Per la confederazione guidata da Benedetto Mollica l’impegno e le iniziative future dovranno ruotare sulla qualità del lavoro, della vita e dello sviluppo. La Cgil però non nasconde la propria preoccupazione per l’operato del governo Berlusconi accusato di ispirarsi ad un modello di società fondato sull’impresa ed il libero mercato, troppo in linea con il programma e gli interessi di Confindustria.
«Occorre cominciare ad armonizzare ad ogni livello un forte ed organico contrasto politico e sociale - spiega Mollica - facendo avanzare il nostro progetto unitario in provincia di sviluppo locale integrato di qualità e sostenibile individuando le priorità realizzando alleanze ed iniziative anche di mobilitazione». La Cgil ritiene prioritario garantire maggiore sicurezza nelle aziende sia come stabilizzazione del lavoro precario sia come governo preventivo e positivo dei punti di crisi. Subito dopo indica due strade per il rilancio del territorio: la realizzazione di un patto locale sull’Area nord facendo leva sulla valorizzazione delle risorse naturali e su organici e fattivi progetti di turismo diversificato e stanziale e la realizzazione di un vero patto Formativo per definire un sistema integrato fra scuola, università e formazione professionale puntando con decisione all’investimento e alla valorizzazione delle risorse umane quale snodo fondamentale per uno sviluppo di qualità. Questa la ricetta della Cgil per la Ciociaria. Una Cgil in bilico tra la necessaria, quasi fisiologica, ferma opposizione ad un governo di centrodestra e la paura di un sempre più probabile isolamento, le divisioni con Cisl e Uil sono ormai ben note e la spaccatura sul rinnovo del contratto dei metalmeccanici è l’ultimo preoccupante segnale.
Se il sindacato vuole continuare ad avere quel ruolo di primo piano che di certo gli spetta nella società italiana, deve necessariamente ritrovare l’unità, e in un’epoca in cui la politica, che spesso li ha divisi, è ormai costretta a cedere il primato all’economia, deve privilegiare solamente le grandi questioni del mondo del lavoro.