ALATRI L’Asl fa... bisticciare anche
Casa delle Libertà e Ulivo
di PIETRO ANTONUCCI
ALATRI - Casa delle Libertà ed Ulivo si «beccano»
ancora. Lo spunto è sempre la recente vicenda della Raponi all'interno
dell'Asl che ha sollevato pareri discordi tra An e Fi: una discussione nella
quale si è inserito il Ppi alatrense per «sparare» giudizi e accuse
sull'operato della Destra a tutti i livelli. Parole che Pier Francesco
Folchi, esponente del locale direttivo di An, rimanda al mittente come
«esercizi demagogici e privi di valenza politica». La risposta è diretta
al capogruppo consiliare dei popolari Di Fabio, al quale viene suggerito di
abbandonare il tentativo di stilare bilanci del governo regionale e statale
in quanto inutili e assurdi. «Comprendo lo stato confusionale in cui versa
il Ppi - scrive Folchi - ma io mi attendevo risposte precise ad un'accusa
precisa resa nota in questi giorni e cioé che la precedente giunta di
centrosinistra di Badaloni e appoggiata dal Ppi, ha lasciato un deficit di
7000 miliardi di lire, senza per questo migliorare alcun servizio e nessuna
struttura, ottenendo, come unico risultato tangibile, quello di creare
disservizi alla gente e di ostacolare l'operato della nuova Giunta». Ed
è qui che si inseriscono le valutazioni sul ruolo dell'Ulivo: «L'
indecenza politica del centrosinistra - continua Folchi -, che io sostengo e
ribadisco, si riscontra sia nel non sapersi mai prendere le responsabilità,
anche quando queste hanno deficit stratosferici, sia nel non accettare mai
serenamente il giudizio democratico della gente, che li ha ritenuti
inadeguati a governare il Lazio e l'Italia». Respinte, infine, tutte le
illazioni sulla presunta «spaccatura» intestina alla CdL e sul rischio di
una caduta del governo Storace: «Di Fabio stia tranquillo: tutte le nostre
energie saranno impiegate in modo esclusivo al servizio della gente, al cui
giudizio ci sottoporremo alla scadenza del mandato, tra 4 anni,
contrariamente al suo desiderio di diminuirlo», conclude Folchi.
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