SANITÀ Ini-Città Bianca: tranquillizzati
dipendenti e utenti
di
SILVANO CIOCIA
Dopo l’incontro svoltosi alla Regione tra le
Organizzazioni Sindacali della Cgil, Cisl e Uil con Vincenzo Saraceni,
assessore alla Sanità presso la «Pisana», al fine di fare il punto e
individuare la soluzione alla vicenda Ini-Città Bianca in relazione allo
stato di precarietà che si è determinato con la scadenza del contratto con
la Ausl di Frosinone, si registrano i primi commenti più o meno positivi
ma sicuramente tranquillizzanti dopo che il manager dell’Ausl di Frosinone
dr. Carmine Cavallotti ha garantito che la Clinica Ini Città Bianca di
Veroli continuerà ad erogare assistenza specialistica per le branche di
Riabilitazione e Radioterapia. All’incontro alla Regione per l’ Ausl
presenti il direttore generale dr. Carmine Cavallotti ed il responsabile
del Dipartimento di Riabilitazione dottor Antonio Bucchiarone oltre,
ovviamente, la proprietà. L’assessore, nel riconfermare la
disponibilità e l’interesse della Regione alla prosecuzione della
collaborazione con la Clinica Città Bianca di Veroli per poter garantire
al territorio i servizi di Riabilitazione e di Radioterapia che la
struttura pubblica non è, oggi, in grado di assicurare, ha invitato l’Ausl
e la proprietà a ricercare nei prossimi giorni, una soluzione equilibrata
tra le parti e, in ogni caso, capace di garantire i bisogni dell’utenza e
le prospettive di lavoro degli occupati. I segretari generali della Cgil e
della Cisl di Frosinone Benedetto Mollica e Romano Fratarcangeli, i
segretari di categoria Ricci, Della Rosa e Rossi ed una delegazione di
lavoratori presenti all’incontro hanno fatto presente all’assessore
Saraceni che, per nessuna ragione al mondo, consentiranno di privare il
territorio degli importanti servizi sanitari assicurati dalla Clinica Ini
Città Bianca. Hanno, infine, rimarcato l’assoluta necessità di trovare in
fretta una soluzione definitiva per non tenere lavoratori e pazienti in un
perenne clima di incertezze. Il rinnovo scade il 21 prossimo e dopo un
ulteriore rinvio si dovrebbe arrivare alla stesura definitiva del nuovo
contratto. Maestranze, sindacati e utenti, comunque, nutrono fondate
speranze per una definitiva soluzione del delicatissimo
problema.
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