Cronaca di Frosinone

Martedì 24 Luglio 2001
PONTECORVO Sindacati e operatori sul piede di guerra per le scelte del manager Asl
Piano sanitario, critiche a Cavallotti
L’assessore alla sanità ha chiesto un Consiglio straordinario con i sindaci del territorio

di UMBERTO PAPPALARDO

PONTECORVO - Anche i sindacati sono scesi sul piede di guerra: la programmazione sanitaria ipotizzata dal direttore generale dell’Asl Carmine Cavallotti, riscuote critiche da ogni direzione.
Gli operatori sanitari dell’ospedale «Pasquale del Prete» si sono riservati il diritto di esprimere il loro parere quando avranno esaminato tutto il «dossier» del Piano sanitario provinciale. Ma l’assessore alla sanità Angelo Reccia è preoccupato per la brutta piega che stanno prendendo i lavori preparatori: l’atteggiamento più preoccupante è quello del manager Cavallotti, il quale non perde occasione per dichiarare che il Piano sanitario provinciale (Psp) non è emendabile. Ed è proprio questo atteggiamento «giacobino» che getta nella disperazione gli addetti ai lavori. I sindacati hanno espresso riserve proprio sulla metodologia usata per approntare il Piano. La ridistribuzione dei posti letto darebbe risultati difformi nei vari Poli. Anche l’istituzione di specialità creerebbe alcuni vuoti inspiegabili. Ma è unanime una critica di fondo: non si rinvengono motivazioni razionali nella riduzione (o nell’aumento) delle specialità. Neanche la legislazione vigente imporrebbe i giri di vite previsti per certi reparti. La dotazione del personale ausiliario (caposala e assistenti sociali) sembra più lasciata al caso che a una reale esigenza di servizio. Nessun accenno alle figure professionali mancanti e al personale tecnico. I critici della programmazione ritengono che sia necessario un piano di riqualificazione professionale per tutte le figure professionali (in questo modo potrebbe essere interessata l’Università).
Ma il fabbisogno di personale è fortemente sottostimato rispetto alle reali esigenze dei diversi Poli. L’assessore alla sanità Reccia, in sintonia con i responsabili istituzionali del Polo D di Cassino, ha suggerito al sindaco Roscia di convocare un consiglio comunale straordinario, aperto ai sindaci del territorio (Pico, Esperia, Aquino, Castrocielo, Roccasecca, Colle S. Magno e Pontecorvo) e alle forze sociali, per discutere sulle problematiche del Piano sanitario provinciale. Anche l’eco delle critiche, che giungono dal presidio ospedaliero di Cassino, non sono rassicuranti: occorre fare chiarezza in tutti i sensi. Questo è il momento della mobilitazione generale.