Cronaca di Frosinone | |
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Mercoledì 25 Luglio 2001 | |
PONTECORVO Pasti al Del Prete, arrivano i controlli PONTECORVO - Un blitz per controllare la qualità del cibo. Ieri i dirigenti del Tribunale del malato e del Centro per i «Diritti del cittadino» si sono incontrati con Francesco Fanelli, responsabile del vitto della società «La Cascina», per verificare, a campione, la qualità dei pasti distribuiti ai pazienti del «Pasquale Del Prete». Spaghetti alle vongole «che sanno di plastica», riso alla pescatora «senza alcun aroma di pesce», linguine al pomodoro «come colla per muri». Per questi motivi un gruppo di pazienti è andato a protestare al responsabile dell’associazione civica. I dirigenti del Tribunale e del Centro per i «Diritti del cittadino», per calmare la protesta, sono andati a esaminare il cibo direttamente nelle cucine. «Noi ? ha precisato Mario Di Litta ? abbiamo assaggiato i pasti (primo, secondo, contorno e frutta) che rispecchiano le caratteristiche di qualità igienico-sanitarie prescritte dalla normativa. Quanto al gusto, ci sembra buono, compatibilmente con quello che si può servire in un ospedale e con la quantità di sale che è possibile mettere nelle pietanze». «Non ci vedo dalla fame ? ci ha detto sorridendo un giovane ? Vengo da fuori Pontecorvo: i medici sono bravi e si rendono conto del problema del cibo. Ma se la pasta viene cucinata diverse ore prima che viene consumata, nessuno può pretendere che gli spaghetti non siano nel frattempo diventati colla. Senza, parlare delle patate di due giorni fa: erano quasi crude». Il Centro per i «Diritti del cittadino» ha annunciato l’avvio di un progetto per permettere ai malati di scegliere, il giorno prima, il menù, che potrebbe contenere anche specialità della cucina ciociara. U.P. |