Cavallotti diffidato
dall’Ordine degli Infermieri: la pianta organica non
va di
SILVANO CIOCIA«POTREMMO mettere in atto anche nuove forme di
protesta se non saranno tenute in considerazione le nostre richieste e se
non sarà sufficientemente garantita la professionalità degli Infermieri
Professionali. Per questo la presente costituisce regolare diffida».
Paolo Masi Presidente dell’Ordine degli Infermieri ha scritto in
questi termini al Direttore Generale della Ausl di Frosinone Cavallotti
invitandolo a rivedere la Pianta Organica ed il P.S.L. «L’Ausl di
Frosinone - infatti scrive - con autoritarismo in netta controtendenza con
quanto si va concretizzando in tutte le Ausl della Regione ha approntato
un Piano che non tutela la categoria. Infatti nel documento di
programmazione riorganizzativo diffuso dall’azienda vengono completamente
eluse le norme di riferimento o vengono utilizzate e sfruttate
nell’organizzazione di altra professione. Sorprende - continua - anche la
pretesa di progettare l’organizzazione di una professione senza il minimo
coinvolgimento della stessa e di fatto operando vere discriminazioni.
Forse è una guerra dichiarata alla professione infermieristica non più
tollerabile e per questo ci difenderemo nelle sedi opportune».
«Vogliamo comunque dire al dott. Cavallotti che il Collegio
Provinciale Ipasvi vigilerà attentamente ancora fiducioso di un
ravvedimento basato sull’oggettività delle norme esistenti in materia.
Intanto Le ricordiamo che a norma della legge 251/2000 il 5% della
dotazione organica della Dirigenza dell’Azienda deve essere riservata
all’applicazione della stessa legge.» «Si diffida - conclude la
lettera - anche per gli effetti normativi giuridico - economico che la
suddetta legge produrrebbe nella sua applicazione anche rispetto agli
ipotetici aventi diritto.
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