Ciociaria Oggi

Frosinone

Venerdì 3 agosto 2001
Ieri la riunione della Commissione regionale Sanità alla Ausl di Frosinone
Se il "padrone" ti guarda
Alta l'attenzione sul nuovo piano provinciale e sulla pianta organica

LE ferie d'agosto devono essere sembrate lontanissime, ieri mattina, al dottor Carmine Cavallotti ed al suo staff di amministratori della AsI ciociara, quando sul grande tavolo ovoidale della sala riunioni della direzione sanitaria si sono incrociate le spade delle diverse anime della Commissione Sanità della regione Lazio, per la prima volta in trasferta «fuori porta».
In circa tre ore di discussione le esigenze e le perplessità delle varie parti politiche rappresentate in Commissione, come pure dei diversi assessori regionali ciociari accorsi a covare il loro territorio, hanno fornito materiale per dipingere il quadro di una Sanità locale piena di problemi ma anche di attenzioni.
L'occhio del padrone ingrassa il cavallo e certamente l'esperimento della riunione della Commissione Sanità a domicilio confermerà il proverbio, se tutte le osservazioni, anche minuziose, proferite dagli amministratori, saranno rappresentate da un interesse sistematico e non episodico.
Così la difficilissima impresa della presentazione del Piano sanitario provinciale (da incastrare nel più ampio strumento regionale) e della famigerata pianta organica della Ausl ciociara, assumono anche il significato di banco di prova (probabilmente senza appelli) della nuova dirigenza che pur agendo (come più volte è stato ribadito un pò da tutti) in sacra autonomia, non può fingere di ignorare il fiato sul collo che illustri rappresentanti di Forza Italia, come l'assessore lannarilli e il consigliere Pallone, continuano a soffiare senza risparmiare i polmoni.
Certamente prezioso anche il momento di confronto su temi specifici che l'occasione ha donato, come è stato sottolineato dall'assessore Formisano, responsabile dei Servizi Sociali e costantemente in simbiosi con le attività sanitarie.
La Formisano ha sottolineato la necessità di prestare molta attenzione a una provincia (quella ciociara) nella quale l'attenzione ai problemi della salute in chiave assistenziale è sempre stata scarsa e disomogenea (anche se altre province del Lazio se la passano ben peggio), La situazione della provincia di Frosinone, comunque, è stata definita dall'Assessore «a due velocità», dove una parte gode di un buon numero di Rsa e l'altra è miseramente desertica.
Dal Direttore generale la Formisano si aspetta, dunque, un impegno speciale per capire in tempi brevi quali strutture sono adatte a una riconversione da attuare in tempi brevi nell'ambito di una distribuzione omogenea dei servizi di tutte le unità specialistiche sul territorio.
Passando all'altro assessore regionale, Antonello Iannarilli, si è registrato un duro intervento (l'ennesimo) nei confronti dell'attività svolta da Cavallotti. lannarilli ha sottolineato come le sue osservazioni sull'andamento della Sanità in Ciociaria non siano animate da una voglia di "linciaggio" del direttore generale ma una sorta di dovere dell'amministratore regionale chiamato a gestire ma anche a controllare che le scelte compiute siano effettivamente funzionali ai risultati che il governo regionale si è proposto di raggiungere.
Per questo Iannarilli ha battuto più volte sull'esigenza di tradurre in atti amministrativi la volontà politica espressa (anche da lui) al momento della designazione dei responsabili della Sanità, richiamando comunque al rigore affinché tali atti siano sempre supportati dalla dovuta copertura finanziaria. Secondo lannarilli, insomma, ancora oggi gli obiettivi prefissati non sarebbero stati raggiunti.
Sulla stessa linea ma con osservazioni tecnicamente più ficcanti il consigliere forzista Pallone, membro della Commissione Sanità, che ha più volte reclamato l'assenza nella documentazione presentata ai consiglieri di una statistica epidemiologica che funga da elemento guida delle attività previste nel piano sanitario. La premessa dell'onorevole Pallone (il postulato di Forza Italia) ha conferito il senso politico del suo intervento, dove la sacralità delle scelte in materia di sanità non devono avere colore partitico ma devono essere soggette al solo perseguimento dell'interesse dei cittadini. Le risposte di Cavallotti, che preludono a una serie dì documentazioni da inviare ai vari consiglieri per attestare la correttezza delle scelte effettuate (e che approfondiremo nel seguito della trafila per l'approvazione dei piani), sono state precedute dall'intervento del presidente della Commissione, Alessandro Foglietta, che ha espresso una sostanziale fiducia nell'operato del Direttore generale.
Foglietta ha sostenuto che alcuni miglioramenti sono già visibili dall'inizio dell'attività della nuova-dirigenza e che il perseguimento della linea di Storace, tendente all'"umanizzazione", della sanità regionale, è stato intrapreso senza dubbio. Non è stata una riunione «balneare».

Dario Facci