Ciociaria Oggi

Ceccano

Sabato 4 agosto 2001
L'amministrazione comunale replica duramente alle accuse
Ospedale, polemica infinita. D'Annibale denuncia il caos
«Una situazione inaccettabile»

CECCANO - Nuove denunce sullo stato di degrado del presidio ospedaliero ceccanese.
L'allarme arriva dal consigliere comunale Pietro D'Annibale, che osservata la condizione del centro, a causa di un ricovero dopo aver avuto un malore, fotografa le condizioni a di poco precarie. «Nei giorni addietro - dice - ho osservato una situazione assolutamente improponibile, con gli operatori e i pazienti costretti a convivere ed a operare in ambienti ormai superati e poco adatti all'uso che se ne fa. Il caldo opprimente, i servizi igienici insufficienti, le corsie affollate e quasi promiscue. Insomma una condizione a dir poco inaccettabile, a maggior ragione con una nuova struttura pronta a partire da tempo ormai e che aspetta solo dì essere rifinita nei dettagli. Mi chiedo dunque quali siano le motivazioni che impediscono di spostare la vecchia e originariamente provvisoria struttura dell'ospedale di Ceccano, dai cameroni fatiscenti del vecchio Santa Maria della Pietà, non ancora interessati da lavori di restauro nelle nuove e confortevoli stanze dell'ala rinnovata. I disagi delle attuali sistemazioni vengono assai amplificati dalle alte temperature e dall'incremento di ricoveri nella bella stagione, e lo stesso personale è costretto a lavorare in condizioni davvero improbabili.»
Alle esternazioni di Pietro D'Annibale, esponente della lista civica «Città Nuova», l'amministrazione comunale risponde con un comunicato stampa diramato dall'assessore alla Sanità Pietro Mattone, nel quale si fa presente: «E' stata premiata l'azione incisiva dell'amministrazione che, in accordo con le organizzazioni sindacali e con il contributo degli amministratori del comprensorio, ha portato avanti una dura battaglia per il potenziamento del nosocomio cittadino». Mattone prosegue con il resoconto delle fasi che, ad oggi, hanno portato alla ristrutturazione della struttura ospedaliera: «La vicenda ha inizio il 25 aprile del 1997 con il crollo di una parte del solaio dell'ospedale cittadino di via Roma. Immediatamente viene stabilito il trasferimento di tutti i reparti presso l'ospedale Santa Maria della Pietà. La Regione Lazio, allora amministrata dal centrosinistra, stanzia un finanziamento di 14 miliardi per la ristrutturazione e l'ammodernamento dell'ospedale. Vengono presi accordi con l'azienda sanitaria locale di Frosinone relativamente ai reparti che il nosocomio dovrà ospitare. I lavori proseguono, le riunioni con i vertici dell'AsI continuano, la battaglia prosegue. Fino ad arrivare ad oggi: Ceccano ha un ospedale rinnovato, potenziato ed efficiente». Alle critiche l'assessore ribatte: «Come mai, nonostante i ripetuti solleciti di questa amministrazione, la Regione e la AsI ancora non aprono i nuovi reparti dell'ospedale, i cui lavori sono terminati da tempo? Si ricorda che la Regione da un anno e mezzo è amministrata dal centrodestra. Non si può e non si deve fare speculazione politica su un bene importante come la salute».

Francesca Ciotoli
Franca Roma