Ferentino/Mancano mezzi e personale
Primo soccorso, troppe le carenze
FERENTINO - Il tema malasanità, torna periodicamente alla ribalta a Ferentino. Non ci stancheremo mai di scriverlo. Quello che sta accadendo in tal senso in città non sono bazzecole, ma è da definire un attentato alla pubblica incolumità. L'utenza (30mila persone considerando Supino e Morolo), è esasperata e stanca di viaggiare con una spina nel cuore. La postazione del «118» va assolutamente stretta alla città che rivendica, ad
alta voce, ospedale e primo soccorso.
Lunedì 6 agosto anno 2001. Una giornata come tante. Anche per i sanitari del «118» di Ferentino, costantemente a bordo dell'unica, assai «spremuta» autoambulanza. Ebbene, ci siamo piazzati nei paraggi della sede operativa del servizio di emergenza (continueremo ad essere molto vigili in questo senso). Sono le ore 12. Il mezzo di soccorso dalle prime ore del mattino ha già effettuato alcune uscite. Nel corso di alcune di esse, abbiamo contato almeno tre persone ferite, presentatesi in, via Porta Maggiore, sanguinanti chi alla gamba, chi al piede, chi alla testa. Niente da fare per quella povera gente, tra cui un bambino dolorante, forse albanese; lamentava una sofferenza alla testa per via di una caduta. Per lui, dopo aver atteso parecchio tempo davanti all'ingresso sprangato (succede questo quando l'ambulanza è fuori sede per il trasporto di un malato nei vicini ospedali di Alatri o Frosinone) si è reso necessario il trasferimento in nosocomio, trasferimento che è stato, però, possibile solo al rientro dell'ambulanza. Agli altri due feriti non è rimasto altro da fare che rimettersi in auto, in condizioni menomate, e raggiungere uno dei vicini, ma non troppo, ospedali distanti dodici chilometri da Ferentino. E' pazzesco. Oggi accade così, nei prossimi giorni sarà il solito scontato «refrain». Qualcuno continua a giocare sulla pelle della povera gente, alla quale ormai non rimane che reggere l'anima con i denti, purtroppo. AI.Af.
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