Il piano dell'assessore alla sanità per il prossimo triennio
Quasi 10 mila posti in più nelle residenze per anziani
Il programma di sviluppo in cifre
LA giunta regionale dei Lazio ha approvato, su proposta
dell'assessore alla sanità Vincenzo Saraceni, la delibera che prevede la
programmazione delle residenze sanitarie assistenziali per anziani e
disabili non autosufficienti nella Regione per il triennio 2001-2003.
Tali strutture residenziali extraospedaliere si caratterizzano per l'alto
livello di integrazione funzionale ed organica dei servizi sanitari con
quelli socio-assistenziali.
Il provvedimento stabilisce il fabbisogno regionale di 9.302 posti di Rsa,
pari alla percentuale del 2,5% della popolazione ultrasettantacinquenne a
fronte dei 3859 posti attualmente in funzione.
Per raggiungere questo obiettivo si procederà con programmi di riconversione
in Rsa di case di cura neuropsichiatriche, di centri di riabilitazione già
convenzionati e di posti letto per acuti, mentre saranno circa 1200 i posti
residenza realizzati nell'ambito del piano investimenti (art. 20 legge 67/88
su edilizia sanitaria) e 1715 quelli di nuova realizzazione che saranno
creati nei prossimi tre anni. I posti di semiresidenzialità dovranno essere
pari al 10% del bisogno complessivo e andranno localizzati soprattutto nei
centri urbani e in quelli a più elevato tasso dì pendolarismo. «Il provvedimento
tiene conto della modificazione della struttura familiare della nostra
Regione - ha detto Saraceni - con la contrazione del numero dei componenti
delle singole famiglie che rende drammatico e pressante il problema
dell'assistenza d gli anziani non autosufficienti. Solo attraverso una nuova
distribuzione dei posti letto, che preveda una riduzione di quelli per
malati acuti a favore di forme di assistenza residenziale e semiresidenziale,
sarà possibile fornire risposte adeguate». Si tratta quindi di interventi
che mirano a razionalizzare l'offerta di servizi di assistenza favorendo forme
di intervento meno onerose per il contribuente e più efficaci per chi le
deve utilizzare.
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