Cassino | |
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Martedì 7 agosto 2001 | |
Cassino/Le vacanze estive riducono all'osso un organico già insufficiente Furti, "De Posis" a rischio In ferie l'unico agente di polizia. Reparti chiusi a chiave per scoraggiare i ladri di Angela Nicolettì Con il calar delle tenebre, all'ospedale "Gemma De Posis" di Cassino scatta il coprifuoco. Tutti gli accessi ai reparti vengono chiusi a chiave, contravvenendo cosi alle norme della legge sulla sicurezza che prevede l'istituzione di porte con maniglie antipanico. La soluzione studiata però, assicura a medici, infermieri e pazienti, una notte tranquilla, senza vagabondi e tossicodipendenti che girano per le stanze. Il problema, infatti, è proprio questo: la più grande struttura ospedaliera del Basso Lazio, per bacino di utenza, potrebbe essere paragonata al Colosseo. Ovunque e dovunque è possibile entrare. Non c'é nessuno che sorveglia i principali ingressi. Non c'é nessuno che si
occupi di identificare le persone che entrano ed escono a qualsiasi ora. Da ieri, poi, il pronto soccorso, nonché l'intero ospedale, sono sprovvisti del posto di polizia.
L'unico addetto è andato in ferie per un mese. «La presenza di un agente di polizia - spiegano dal pronto soccorso -, anche se solo di mattina, ci dava un senso di sicurezza. Così, invece, siamo del tutto impotenti di fronte a coloro che vengono a causare solo guai». |