Il sindaco di Atina vorrebbe che la sua città entrasse a far parte del
distretto D
Sanità, Cerri sogna Cassino
Ma gli altri sindaci della Valle di Comino non ci stanno:
"Restiamo con Sora"Cerri sogna il futuro della Sanità con Cassino, ma la Valle di Comino lo scarica: «Noi siamo tutti per Sora». A parlare, è Carlo Pittiglio, primo cittadino di San Donato, ma con lui sono concordi anche i sindaci di Settefrati, Gallinaro, Alvito e VicalvL
A creare un nuovo fronte, capace di alimentare la triste "dicotornia" tra l'area nord e l'area sud della Valle di Comino (spazio in cui, spesso, si confrontano per la leadersbip valligiana, Alvito, Atina e San Donato), sono state, questa volta, le dichiarazioni del sindaco di Atina, Lino Cerri, in occasione della riunione dei sindaci del comprensorio di Atina, Cassino e Pontecorvo (snobbato da Alvito e San Donato perché, come ha precisato Ferrante, primo cittadino alvitano: «Noi
non facciamo parte di alcun comprensorio di Cassino». L'invito di Cerri a spostare l'asse politico, operativo e istituzionale verso il cassinate, soprattutto in materia sanitaria, ha lasciato perplessi e contrariati molti dei suoi colleghi cominesi, che ricordano come: «Gli accordi presi nelle diverse riunioni hanno sempre sostenuto che la Valle di Comino debba stare con Sora».
Insomma, Cerri sembrerebbe giocare su due tavoli: da una parte chiede l'appoggio dei colleghi valligiani per rilanciare le sorti dell'ospedale di Atina (e per questo contava di entrare nel Comitato di rappresentanza per la Sanità, affossato domenica mattina a
Frosinone dopo il "blitz" sul regolamento promosso dai sindaci dei piccoli comuni), dall'altra sogna Cassino
come nuova provincia e nuova Azienda Sanitaria che poi potrebbe dare il giusto peso ad
Atina e al suo nuovo ospedale, ormai completato ma ancora chiuso e dagli incerti destini. «Il futuro della Sanità in Valle di Comino è con Sora - ricorda Pittiglio e conviene Ferrante - nelle riunioni fatte tra
noi, tutti si sono sempre detti d'accordo a restare con il distretto di Sora, l'esperienza di Cassino è stata
ormai superata». Fino a due anni e mezzo fa, infatti, la valle appariva divisa tra il distretto
"C" Sora (i comuni a nord) e il distretto "D" Cassino (comuni a sud tra cui Atina e
Casalvieri). Cerri, però, precisa le sue affermazioni e dice: «Quanto ho detto è un fatto naturale per me, nel
momento in cui si parla di un comprensorio come quello di Atina, Cassino e Pontecorvo e tenendo conto di una struttura sanitaria come
il nuovo ospedale di Cassino che può riservare per Atina e per le sue strutture
ospedaIiere potenzialità inattese. Se poi, a questo, aggiungiamo l'aspirazione di Cassino a divenire provincia o,
comunque, ad ospitare una seconda Asl, credo che sia un vantaggio per tutti i cittadini
porre attenzione alle proposte del cassinate. So - continua Cerri - che gli altri
comuni puntano a restare con Sora, ma la questione Sanità in Valle di Comino ci vede da
tempo in bilico e a cavallo tra il sorano e il cassinate, senza darci giuste prospettive.
Penso al nostro ospedale e agli spazi che una nuova realtà provinciale o sanitaria potrebbe offrirci». CesidioVano
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