Pontecorvo/Il "Pasquale Del Prete" continua a vivere tra grandi e piccole
inefficienze
La Tac è ferma per un... cavo
Una linea telefonica da tagliare e nessuno interviene. Camera mortuaria senza tendine
di Fabio Pappalardo
Il sindaco, Riccardo Roscia, sta valutando la data più
favorevole per convocare l'assemblea cittadina,in cui si dovrà discutere delle
problematiche del "Pasquale del Prete". I sindacati di categoria si stanno mobilitando per
fornire un contributo costruttivo alla razionalizzazione del "Polo D" - Anche le forze politiche, rappresentate in Consiglio comunale, stanno ponendo in essere iniziative volte a
salvaguardare il futuro del "Pasquale Dei Prete".
Anzi, proprio in questi giorni, è trapelata la notizia, secondo cui presto sarà installata la Tac al nosocomio della città fluviale. Il macchinario sarebbe già stato allestito, se fosse stato predisposto il trasferimento del
"centralino" in altri locali. Ma qualche resistenza burocratica impedisce, come al solito, la rapida
modernizzazione dell'ospedale.
Questa volta però il funzionario è stato individuato: se tra qualche giorno non sarà tagliato il
"filo" del telefono, che non permette l'allocazione della Tac, qualcuno riferirà il tutto al manager Cavallotti.
Qualche amministratore mugugna perché non lo si immortala per le sue "benemerenze" Ma quali sono le "migliorie" apportate al nosocomio?
In Consiglio comunale, i medici hanno rivendicato la "privativa" sul problema sanitario. Ma finora non è giunta alcuna voce, secondo cui il direttore generale Cavallotti abbia condiviso qualche loro iniziativa. Prima di rivendicare "meriti" occorre operare in silenzio, facendo "parlare" i fatti. Le associazioni civiche (Tribunale del malato e Centro per i "Diritti del
cittadino" hanno informato che parteciperanno al dibattito sul "Pasquale Del Prete", soprattutto per far sentire la voce dei cittadini, che generalmente viene ignorata. Intanto il presidente del Tribunale del malato, Mario Di Litta, ha riferito al direttore sanitario del "Pasquale Del Prete" le disfunzioni riscontrate nella sala mortuaria. Ieri mattina, è morto un signore per disturbi cardiaci. La salma è stata composta nella camera ardente. Ma un infuocato raggio di sole batteva sul volto del poveretto. Non è stato possibile eliminare lo
"fregio" perché alle finestre mancavano le tende. Con tanti soldi che si spendono per la sanità, è mai possibile far passare sotto silenzio queste manchevolezze? I parenti che vegliavano il morto hanno protestato, ma i responsabili avranno capito che devono addobbare con decoro il penultimo
"eremo"?
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