Ceccano

Giovedì 9 agosto 2001
Ceccano/Cerroni in polemica con l'Asl minaccia di trasferire d'imperio il reparto nel nuovo ospedale
Basta, Medicina la sposto io

A questo punto il sindaco Cerroni ha ragione.. Non e più tollerabile por tempo ulteriore al trasferimento del reparto di medicina dalla vecchia struttura del Santa Maria della Pietà a quella bella che pronta da qualcosa come quattro mesi. Passi per i nuovi reparti di cui ha anche parlato sul nostro giornale il presidente della commissione regionale alla Sanità, Alessandro Foglietta ancora da stabilire e della cui allocazione si sa poco o niente. Ma perché continuare ad indugiare in quel trasloco di letti, suppellettili, macchinari e quant'altro che i pazienti per primi attendono come manna dal cielo?
Su queste stesse colonne abbiamo fotograficamente ed inoppugnabilmente documentato le condizioni impossibili in cui vivono i degenti del reparto di medicina e di psichiatria e in cui operano medici ed infermieri (che fanno salti mortali per garantire un servizio comunque eccellente). Ed allora che cosa si attende ancora? Quali impedimenti si frappongono a questo benedetto trasferimento? Cosa fa in tal senso la Asl? L'ospedale finalmente c'è, quattordici miliardi di quattrini del contribuente sono piovuti dalla Regione Lazio (grazie anche all'interessamento ed alle sollecitazioni della Giunta Cerroni) per ammodernare e ristrutturare il nosocomio. Eppure ancora si prende o si perde tempo.
E' per tale ragione che il primo cittadino di Ceccano ha ripreso carta e penna ed ha scritto al direttore generale dell'AsI ed al direttore sanitario della stessa azienda. «A seguito di verifica effettuata in data 8 agosto 2001, la nuova struttura ospedaliera di Ceccano risulta ultimata ed idonea ad accogliere ì reparti attualmente ospitati nella vecchia struttura - scrive Cerroni -. Pertanto, anche alla luce delle ultime polemiche apparse sulla stampa, si sollecita codesta spettabile AsI a porre in essere tutte le iniziative per il trasferimento urgente del reparto di Medicina presso i nuovi locali. Il sottoscritto, in caso di ulteriori ritardi, si riserva di adottare tutti i provvedimenti di propria competenza».
Questo vuol dire che se non provvederà l'AsI a trasferire Medicina ci penserà lui, il sindaco a farlo nella sua qualità di massimo responsabile della sanità cittadina. Come non concordare con un atteggiamento del genere?