Frosinone

Venerdì 24 agosto 2001
IL SINDACATO SGRANA IL ROSARIO A CAVALLOTTI
La Uil: "Così non va"
Piano sanitario e dotazione sotto accusa

«Trascorsi ormai circa nove mesi dall'insediamento dell'attuale Direzione generale l'AusI si trova in una apparente situazione di caos gestionale che non lascia purtroppo intravedere spiragli di miglioramento a breve e medio termine». E' la posizione di Giulio Rossi, della Uil Sanità, il quale ne approfitta per elencare le cose che, a suo giudizio, non vanno.
«Dopo gli entusiasmi e le speranze della prima ora concretizzatesi con la frettolosa presentazione di una proposta di dotazione organica, miseramente bocciata dalla Regione Lazio, e la promessa della realizzazione in tempi brevi dei presidi ospedalieri di Frosinone e di Cassino (strutture per le quali si è parlato agli inizi addirittura di tempi certi per le date di consegna, e non si conosce ancora nemmeno la data presunta della posa in opera della prima pietra), ci troviamo oggi di fronte alla presentazione di una proposta di piano sanitario locale, aspramente criticato dagli amministratori di alcune città come Pontecorvo, Ceccano ed Alatri, i cui presidi subiranno certamente gravi ridimensionamenti. Disastrosa poi la politica occupazionale. Per quest'ultima ci si riferisce ovviamente al concorso per infermieri professionali, per il quale non si conosce, a tutt'oggi, la data di svolgimento della prima prova di esame ed al completamento delle procedure di selezione per i barellieri, per le quali si prospettano ulteriori ritardi e problemi, legati probabilmente alla copertura finanziaria dell'operazione. A questo proposito viene da chiedersi quanti ricordano la notizia della presentazione da parte dell'Azienda di un bilancio preventivo per l'anno 2001 con un passivo di 264 miliardi e quali siano state le decisioni prese in merito dalla Giunta regionale. Che dire poi a proposito dei servizi resi all'utenza con il permanere delle lunghe liste di attesa per le principali specialità mediche o dell'assurda impossibilità di usufruire della risonanza magnetica dopo circa tre mesi dall'acquisizione dei costosi macchinari? Ancora più preoccupante è la consapevolezza per il personale dipendente di non aver visto ancora applicato nella sua interezza il contratto di lavoro. Positiva ma certamente insufficiente ed incompleta per la mancanza di alcune importanti figure professionali, è la decisione, lungamente sollecitata da parte delle organizzazioni sindacali, di attivare le selezioni interne per il personale in possesso di titoli specifici. Per risolvere questi annosi problemi c'è bisogno non di cure palliative, ma di efficaci terapie d'urto».