Sanità'/Pressing dell'onorevole Benito Savo sul primo cittadino di
Frosinone
"Marzi convochi i sindaci"
"Bisogna nominare senza indugi il comitato di
rappresentanza"Convocare immediatamente la conferenza
locale per la sanità: questa la perentoria richiesta che Benito Savo, sindaco di
Torrice ma anche consigliere provinciale e deputato di Forza Italia, ha inviato al suo
collega di Frosinone Domenico Marzi e, per conoscenza, al direttore generale Carmine Cavallotti,
al presidente della commissione regionale alla sanità Alessandro Foglietta e al
consigliere regionale Alfredo Pallone.
Savo esordisce ricordando la seduta dello scorso 5 agosto finita anzitempo per
sopraggiunta mancanza del numero legale (l'incidente di percorso si verificò sulla
richiesta di alcuni sindaci di garantire la presenza nel comitato di rappresentanza
di un esponente dei comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti) ed aggiunge,
rivolto all'avvocato Marzi: «Non sfuggirà alla tua sensibilità di operatore del diritto
che, sin quando il Comitato di Rappresentanza, nella sua collegialità, non avrà
esercitato le prerogative previste dalla normativa in materia, il processo di riorganizzazione della sanità provinciale avviato dal direttore generale dell'Azienda UsI di Frosinone non potrà essere definito, con il rischio di arrecare pregiudizio alle attese e ai bisogni dei cittadini di questa provincia. Di qui la necessità e l'urgenza che ti rappresento. Occorre quindi velocizzare le procedure perché è noto che, come per la designazione
del membro del collegio sindacale, nessun organismo monocratico è titolato a surrogare le prerogative collegiali della Conferenza locale per la Sanità e del
Comitato di Rappresentanza.
L'urgenza di dare compiutezza - conclude Benito Savo - alle procedure istituzionali previste per la programmazione della riorganizzazione aziendale, a mio avviso, è prioritaria rispetto alle altre questioni, pur legittimamente insorte nell'ultima seduta della conferenza».
Par di capire che Savo inviti Marzi a procedere comunque alla nomina del Comitato di Rappresentanza, rinviando a
tempi migliori la soluzione dei problema insorto il 5 agosto scorso. Non è difficile capire che il neo deputato forzista vorrebbe evitare che il direttore generale licenzi sia il piano sanitario locale sia la proposta di dotazione organica senza aver consultato i rappresentanti dei comuni. Preoccupazione più che logica, tutto sommato, anche se ovviamente le sedute deserte non sono imputabili né a Cavallotti né a Marzi.
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