Cronaca di Frosinone

Martedì 7 Agosto 2001
Sopralluogo all’Umberto Primo del presidente della Commissione regionale Sanità. Nuova ispezione il 10 ottobre
L’ospedale vicino al collasso
Il primario di ortopedia denuncia: «I medici, esasperati, vogliono andarsene»

di GIANPAOLO RUSSO

L'ospedale "Umberto I" del capoluogo è al collasso: primo soccorso in tilt, medici infuriati, carenza di personale, reparti che rischiano la chiusura, pazienti esasperati. E' questo il quadro desolante che ieri si è presentato agli occhi del presidente della commissione regionale della Sanità, Alessandro Foglietta (AN), accompagnato dal consigliere regionale dei Ds, Francesco De Angelis, durante l’ispezione volta a verificare lo stato di salute del primo nosocomio della provincia. I due rappresentanti regionali hanno passato in visione alcuni reparti annotando problemi e richieste provenienti dagli operatori sanitari e dai pazienti. La visita è partita dal Pronto Soccorso. Il quadro era drammatico: nell'androne antistante le stanze di primo intervento c'erano circa 50 persone in attesa di essere medicate, con un caldo insopportabile e quasi tutte in piedi. Il caos era totale, con una signora che addirittura mangiava appoggiata allo sportello del pronto soccorso! Alle 13, la situazione è precipitata e si è addirittura sfiorata la rissa. «E' dalle 8,00 che aspettiamo - afferma Mario un ragazzo con la mano ustionata - e dopo tre ore e mezza ancora mi devono visitare». «E' un inferno - riferiscono ai due politici i medici del 118 - anche perché siamo appena tre medici con due sole stanze. Abbiamo una media di 160 pazienti al giorno con punte che toccano le 200 unità. Serve altro spazio e più personale».
Migliore la situazione a Chirurgia generale. «Per le operazioni che si possono fare all'ambulatorio - spiega il primario Baldassarre Sansoni - registriamo un miglioramento del servizio. Oggi, il 60% delle ernie vengono operate al Day Hospital così da lasciare spazio ad operazioni più importanti e ridurre i tempi di attesa (sono, invece, circa due mesi per gli altri interventi). Il problema più grosso è che mancano gli anestesisti». Buona la situazione a Cardiologia. «Abbiamo monitor nuovi - ammette Fabrizio Cristofari presidente dell'ordine dei medici - ed un ottimo impianto di condizionamento. Il problema è che mancano alcuni posti letto e che Cardiologia non ha un'unità intensiva autonoma appoggiandosi alla rianimazione».
Drammatica la situazione ad Ortopedia. «Siamo alla frutta - riferisce il primario Ciro Di Giovanni - con tre medici e mezzo (uno lavora anche all'ospedale di Alatri) ed è difficile far fronte persino all'urgenze. Non c'è programmazione e in 10 anni non sono mai riuscito a lavorare con un organico al completo. Solo il 47% degli interventi riguarda la traumatologia e in queste condizioni lavorare è impossibile. Se continua così ad Ottobre chiudiamo mentre i medici esasperati se ne vogliono andare».
«Mancano i portantini - fa sapere il primario di Medicina Generale Giovanni Merolli - ed alcune strumentazioni come il doppler». Migliore la situazione a Pediatria dove il primario Giovanni Bonomo ha annunciato che ogni stanza verrà suddivisa con dei pannelli per consentire una maggiore privacy per i bambini e le loro mamme. Resta il problema delle zanzare provenienti dal vicino fiume Cosa. Critica la situazione anche a Dialisi dove il primario Franco Scaccia ha puntato il dito contro la mancanza dei posti letto e gli spazi angusti in cui è collocato il reparto. «Noto un certo miglioramento - ha dichiarato al termine della visita l'onorevole Foglietta - specie sotto il profilo igenico - sanitario e si sta ben operando a Pediatria e Chirurgia. Drammatica è, invece, la situazione al pronto Soccorso ed a Ortopedia. Riferiremo quanto prima al direttore generale Cavallotti. Il 10 ottobre faremo un'altra visita con la speranza di registrare una situazione migliore». «Sono molto preoccupato - dichiara il consigliere De Angelis - per il Pronto Soccorso: è assurdo aspettare 4 ore per farsi visitare. Questa non è civiltà».