Cronaca di Frosinone | |
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Venerdì 3 Agosto 2001 | |
Proficuo incontro del manager Asl prima con la
commissione provinciale sanità e poi con quella
regionale SE si fosse stato a scuola, i professori avrebbero dato a tutti dei voti di ampia sufficienza. Ma la sala delle riunioni dell’Asl, ieri mattina, non era nè un’aula e tanto meno un tribunale. Una riunione molto proficua quella della commissione regionale Sanità, per la prima volta in provincia (e la novità va sottolineata), perché si è discusso del futuro immediato che il settore dovrà assumere per migliorare i servizi rendendoli adeguati ai bisogni del territorio. Discussione seria ed approfondita e politicamente preoccupata, sia sul versante della maggioranza regionale di centrodestra che di quella di centrosinistra che governa l’Amministrazione provinciale. E si è cominciato proprio con un confronto a tre direttore generale Cavallotti-commissione provinciale Sanità-commissione regionale presieduta da Alessandro Foglietta (An), presenti gli assessori Formisano (Ccd) e Iannarilli (Fi), i vice presidenti Pallone (Fi), Luzzi (An) e D’Ambrosio (Fi), i consiglieri De Angelis (Ds), D’Ovidio (Ccd), Di Stefano (De), Rea (Prc), Damato (Misto) e Armeni (Fi). Per la Provincia il presidente della commissione Iannoni, i capigruppo ds Casalese, di An Amata, Fiorletta del Ppi, Spinelli dello Sdi, Turchetta di Fi, Forte e Gemma. Tutti hanno chiesto all’Asl un maggior interesse verso il territorio, la soluzione per le liste di attesa e per l’emergenza. Altrettanto ampio e approfondito il confronto tra il manager e la commissione regionale. Il dott. Carmine Cavallotti si è soffermato sui punti principali del Piano sanitario locale, in dirittura d’arrivo nella concertazione attivata un mese fa dal manager con le organizzazioni sindacali professionali e del comparto. Il quale ha confermato, da qui a 3-5 anni, un miglioramento dell’assistenza con la realizzazione dei nuovi ospedali di Cassino e Frosinone, il polo oncologico a Sora, nuove specialità nel capoluogo (come la neurotraumatologia e la chirurgia spinale), la riduzione di posti-letto a favore dei day hospital e dei day surgery, un’iniziativa quest’ultima su cui si è soffermato Damato rilevandone la positività a condizione che si formi un gruppo di lavoro in grado di valutare risparmi, approccio professionale e di mentalità per un’assistenza più umana. Ad accendere la miccia sono stati prima Di Stefano e poi De Angelis che hanno chiesto chiarimenti sui violenti attacchi di Forza Italia al manager. Ed a motivare la posizione sono stati prima Iannarilli, dal punto di vista politico, e poi Pallone, da quello tecnico, i quali hanno sostenuto che l’Asl con questa gestione non ha fatto significativi passi avanti. Foglietta, spogliandosi del suo ruolo di presidente facendo guidare la commissione da D’Ambrosio, ha invece sostenuto che il manager sta lavorando bene e che per i risultati bisogna attendere che si sanino i guasti delle precedenti gestioni. De Angelis, Di Stefano e Rea hanno avuto gioco facile nel rilevare le differenziazioni tra An e Forza Italia, e si sono detti preoccupati delle conseguenze sui cittadini. In effetti An e Forza Italia vedono le attuali vicende dell’Asl in modo differente, ma si tratta di diversità non inconciliabili: l’una valutando soprattutto il difficile punto di partenza e l’altra intenzionata di vedere realizzato un rapido cambiamento. Il fatto politicamente significativo, emerso nettamente, è che sia le forze di maggioranza che di opposizione sono consapevoli che la nostra sanità è a una svolta. Che bisogna favorire facendo operare il manager senza interferenze. S. di N. |