Isola del Liri
LO stabile
non sarebbe conforme ai ... di
LUCIANO RENNALO stabile non sarebbe conforme ai requisiti
imposti dalla legge 626, manca l’ascensore, non c’è impianto di aria
condizionata e nemmeno ci si è preoccupati di eliminare le barriere
architettoniche, creando problemi molto seri ai disabili e alle persone
anziane. Soprattutto in questo periodo. Accade al Poliambulatorio ex Inam
di via Selva ad Isola del Liri da dove i dipendenti ed i funzionari, tra
l’altro, hanno il compito preciso di effettuare visite ispettive per
controllare che tutto funzioni a dovere e le norme di legge siano
osservate. Chi viene trovato in difetto, se non becca un verbale ed una
multa, certo una diffida l’incarta e porta a casa. Perché il discorso
cambia se si tratta del Poliambulatorio di Isola del Liri, già sede
dell’ex Inam? Nessuna meraviglia. Sono decine gli uffici pubblici nelle
stesse condizioni ed anche peggio. Nessuno parla. Nemmeno se la si trovano
davanti tutti i giorni, a tutte le ore, quell’orribile, pericolosa
staccionata che sa tanto di pollaio (anche se mancano galletti nostrani ed
oche) proprio dinanzi all’ingresso della sede comunale di Frosinone per un
cantiere dismesso che, sinora, ha solo fatto restare incastrato un pullman
di divertiti turisti. Presto metteranno a posto tutto. Presto, quando
signor Sindaco?. E ci fermiamo qui. Chi non si ferma affatto è,
invece, il consigliere regionale Enzo Di Stefano che, per la situazione
esistente al Poliambulatorio di Isola del Litri, come sua abitudine e con
estrema chiarezza, ha scritto al dr. Carmine Cavallotti direttore generale
dell’Azienda Sanitaria Locale (Asl) per rappresentare una situazione di
fatto che la gente non intende più tollerare e non accetta da chi dovrebbe
dare il buon esempio. Il consigliere regionale Enzo Di Stefano, oltre a
sollecitare un immediato intervento, chiede al dr. Carmine Cavallotti un
dettagliato «appunto sullo stato delle iniziative da tempo annunciate per
rendere vivibile ed agibile il Poliambulatorio di Isola del Liri nel
rispetto della vigente normativa». E’ il caso di ricordare che nella
struttura di via Selva non si va per un caffè o una bibita rinfrescante,
ma solo perché si ha bisogno di assistenza medica, esami del sangue o
delle orine, accertamenti radiologici. Non è, insomma, un luogo di
divertimento
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